A Giada Cipollina, diplomatasi la scorsa estate all’Istituto Ciampini-Boccardo di Novi Ligure, nella suggestiva cornice di Villa Pomela, è stata consegnata una borsa di studio del valore di 2500 euro. Sponsorizzata dalla Novi-Elah-Dufour, l’iniziativa è stata voluta dal Rotary Club di Novi, presidente Gian Paolo Ghelardi.
La ragazza si è già iscritta alla Facoltà di Biologia a Torino. Ecco il suo resoconto, le sue impressioni e con un’amara conclusione: la consapevolezza che, per fare la Ricercatrice, dovrà abbandonare l’Italia, perchè, come dice lei, la Scienza e la Ricerca vera si costruiscono vivendo realtà oltre confine. Un’affermazione solo mitigata da un “anche”.
“Borsa di studio: solo il nominarla – dice Giada – implica la fiducia e le speranze che tante persone ripongono nel fortunato che la riceve. Tutto ciò di certo non è facile da sopportare, soprattutto per il fatto che tradire le aspettative può essere più semplice e immediato del previsto, quindi il carico di responsabilità è notevole. Nel contempo è un onore che altri, al di fuori del contesto scolastico, riconoscano i meriti e i sacrifici fatti in tanti anni sui libri. Per questa ragione sono orgogliosa di questo traguardo e allo tempo stesso consapevole dell’impegno che mi viene richiesto; oltre i sorrisi, la cerimonia di consegna e i tanti complimenti ricevuti, la parte più impegnativa viene ora: studiare e preparare tanti esami.”
“Posso dire di essere già stata coinvolta in progetti di riconoscimento di merito e stage formativi – aggiunge la giovane – quindi questa borsa di studio è un altro onore che mi viene riservato. Nell’ambito proprio dell’ultima esperienza di tirocinio è nata l’idea progettuale che era stata richiesta dal Rotary Club per valutare a quale studente attribuire l’emolumento. Nel mio caso le dieci settimane trascorse nei laboratori di Ricerca dell’Istituto di Scienze Biomediche e Biomolecolari dell’Università di Portsmouth, Inghilterra, mi hanno dato la possibilità di apprezzare le meraviglie dello sviluppo scientifico e l’importanza dei progetti di ricerca per conquistare nuove conoscenze a livello del sistema nervoso. Il progetto a cui ho partecipato attivamente si fonda su un filone di studio di nuovi geni e proteine espresse a livello neuronale. In questo mi è sembrato particolarmente interessante dedicarmi ad approfondire le tematiche di patologia che possono colpire il sistema nervoso e da qui una possibile cura e mezzo di lotta a tali malattie neurodegenerative, la vitamina E. sulla base di nozioni acquisite studiando e mediante l’esperienza pratica ho avuto l’idea di poter impiegare questa molecola per proteggere la degenerazione della mielina e garantire così una corretta propagazione dell’impulso nervoso. Idea semplice a dirsi ma che in realtà, come ogni progetto di ricerca, implica anni di studio e lavoro. Un domani, magari, potrei anche testare la mia teoria.”
“Di questa esperienza e dell’iniziativa del Rotary Club – conclude Giada – di certo farò tesoro della fiducia che ancora esiste nei giovani e nello sviluppo scientifico; in un’era in cui tutto è semplice e immediato, credere in qualcosa che si potrà verificare o sfruttare in un futuro lontano è cosa rara. Non si incontrano spesso persone che sono così aperte e propositive nei confronti delle capacità di giovani studenti, quindi un doppio onore poter fare affidamento sulle speranze di tutto il Club. Negli anni dopo la laurea vorrei dedicarmi alla Ricerca, concentrandomi sullo studio di patologie gravi e incurabili e sviluppare cure per combattere tali malattie. Purtroppo sono numerose le manifestazioni invalidanti talvolta mortali, perciò ho la convinzione che la Ricerca sia la strada giusta da percorrere per raggiungere i miei obiettivi. Dalla mia ho una famiglia a sostenermi e una grande passione per la scienza, elementi fondamentali per realizzare il mio sogno. Una sincera consapevolezza mi accompagna: so che dovrò lasciare l’Italia per fare la ricercatrice; non solo perché, come si dice, “in Italia la ricerca è inesistente”, piuttosto perché sono convinta che la Scienza e la Ricerca vera si costruiscano anche vivendo altre realtà di sviluppo oltre confine.”
Maurizio Priano
24 ottobre 2014