Sindaco e consiglieri insistono affinché sia rispettata la parità tra Sinti e tortonesi, perché altrimenti c’è il pericolo di discriminare soprattutto i Tortonesi.
“E’ una situazione che abbiamo trovato – ha detto il sindaco Gianluca Bardone – ma i nomadi devono essere uguali ai tortonesi e come i tortonesi devono pagare acqua, rifiuti e tasse. Giovedì abbiamo un incotnro con gestione acqua per volturare il contatore in modo che sia intestato a loro, così per il futuro il Comune non dovrà più pagare. Per quanto riguarda il pregresso e i 97 mila euro, però sarà molto difficile recuperare questa somma.”
Bardone non lo dice, ma dalle sue parole si capisce che saranno i Tortonesi a pagare questa bolletta. E così per 14 anni, per colpa delle passate amministrazioni e non certo dei nomadi (che però ovviamente hanno approfittato dell’occasione) l’acqua consumata dai nomadi verrà pagata coi soldi pubblici.
Anche i consiglieri presenti (Fabio Morreale, Giuseppe Bottazzi, Gianni Castagnello) sono stati tutti concordi nel chiedere maggiore chiarezza sul problema nomadi e porre fine al pagamento delle bollette.
“Nomadi e tortonesi devono essere uguali – ha detto Rosa Marino presidente della Commissione Servizi sociali del comune – per questo i nomadi devono pagare le utenze, è previsto anche dal regolamento. Altrimenti si rischia la discriminazione al contrario.”
Anche il consigliere comunale Carmelo Ciniglio si è risentito: “I nomadi – dice – devono pagare l’acqua, lo dice l’articolo 3 della Costituzione italiana.”
Durante la riunione è stato affrontato anche il problema della sicurezza: più volte in inverno si vedono fuochi di certe dimensioni all’interno del campo nomadi ed è stato chiesto lumi al riguardo: “Non sappiamo cosa succede – hanno risposto i vigili urbani presenti – non sappiamo chi c’è dentro perché i controlli ci sono stati tolti nel 2011.”
A Tortona c’era l’Amministrazione di Centro Destra, guidata dal sindaco Massimo Berutti con la Lega nord in Giunta…..
22 ottobre 2014