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A breve in Regione la revisione del Piano regionale amianto

bonifica amianto - IGli assessori regionali alla Sanità Antonio Saitta e all’Ambiente Alberto Valmaggia si sono impegnati a portare a breve in Giunta e poi in aula la revisione del Piano regionale amianto che risale al 2001. E’ quanto emerso al termine del Comitato strategico amianto convocato oggi a Casale Monferrato.
La presenza dei due assessori della Giunta Chiamparino è un segnale di attenzione ad un’emergenza ambientale e sanitaria che ha provocato molte vittime.
“Questa città, che ha pagato un prezzo altissimo all’amianto, deve diventare un centro di eccellenza per la ricerca contro il mesotelioma: ne ha tutte le caratteristiche. Lavorerò per questo con il dottor Oscar Bertetto, coordinatore della Rete oncologica piemontese e con il professor Giorgio Scagliotti direttore del Dipartimento di Scienza Cliniche e
Biologiche dell’ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano per dare nuovo impulso ai progetti sulla ricerca” – ha detto Saitta nell’introdurre i lavori del Comitato, la cui presidenza è stata affidata al sindaco della città di Casale Monferrato, Titti Palazzetti.
In Piemonte ogni anno si registrano 230 nuovi casi di mesotelioma pleurico da amianto: è dunque più che mai urgente procedere alla bonifica per evitare che il problema diventi ancora più drammatico. L’ultimo dato disponibile è di 5 milioni di mq di eternit sul territorio piemontese ancora da smaltire.
Tra gli argomenti che sono stati affrontati durante un incontro, le prospettive future del Centro regionale Amianto delineate dal direttore dottor D’Angelo, l’illustrazione dei dati a disposizione dell’Arpa regionale con il direttore Robotto e lo stato di attuazione dell’Unita funzionale interaziendale (Azienda sanitaria ospedaliera e  Azienda sanitaria locale di Alessandria) sul mesotelioma.
L’assessore Saitta in mattinata ha visitato l’hospice di Casale Monferrato che  con la sua unità per le cure palliative è un grande esempio di assistenza domiciliare ai malati di mesotelioma. Ogni anno l’hospice assiste 350 pazienti a domicilio e con un personale di grande qualità li accompagna nel percorso finale della loro vita.
“Con il sindaco e la dottoressa Daniela De Giovanni abbiamo verificato i problemi di umidità e i risultati delle verifiche strutturali sull’edificio inaugurato solo nel 2009.  Questo hospice è un’eccellenza dove i malati di mesotelioma trovano ascolto, cura, sostegno. Ringrazio tutto il personale che ogni giorno si dedica con tanta passione e competenza. Vorrei che dell’’hospice non si dovesse parlare solo perchè forse non e’ stato costruito al meglio”- ha concluso Saitta.

12 ottobre 2014

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