Due società a Tortona, una Novi e l’altra ad Alessandria sono finite del mirino dei militari della Guardia di Finanza perché vendevano prodotti non a norma e potenzialmente pericolosi per la salute in quanto realizzati con materiali non certificati dalle norme europee.
Si tratta di vestiti, guanti, articoli di bigiotteria, e in pelle che potrebbero essere stati realizzati con sostanze pericolose per l’organismo umano.
In particolare, in distinte operazioni svolte presso le sedi legali di due società, i militari di Tortona hanno riscontrato la presenza di prodotti destinati alla vendita non a norma, per la presenza del marchio CE non conforme a quanto previsto dal Codice del Consumo.
Complessivamente sono stati sottoposti a sequestro amministrativo 16.286 pezzi (articoli di bigiotteria, accessori vari, prodotti tessili, cappelli, guanti, ed altro), mentre i titolari dell’attività sono stati segnalati alla Camera di Commercio ed al Ministero dello Sviluppo Economico.
A Novi Ligure, i finanzieri della locale Compagnia i Novi Ligure hanno sequestrato oltre 11.500 prodotti potenzialmente pericolosi per la salute, privi di denominazione legale o merceologica, del nome o ragione sociale del produttore o importatore e dell’indicazione dei materiali impiegati e dei metodi di lavorazione utilizzati. Anche in questo caso, il titolare dell’attività è stato segnalato alla Camera di Commercio.
Nell’ambito della lotta alla contraffazione invece, i militari della Compagnia di Alessandria hanno sottoposto a sequestro complessivamente decine di capi di abbigliamento e pelletteria varia recanti marchi griffati visibilmente contraffatti. Nella circostanza, un cittadino extracomunitario, detentore della merce in due borsoni, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Alessandria.
“L’intensificata attività dei Reparti della Guardia di Finanza nel settore della contraffazione, della tutela del “made in Italy” e della sicurezza dei prodotti ha portato – dicono al comando provinciale di Alessandria – è molto importante è finalizzata soprattutto a proteggere i anche a proteggere i consumatori finali da merce potenzialmente pericolosa e dannosa per la loro incolumità ma anche i commercianti in regola dalla concorrenza sleale.”
25 settembre 2014