L’attività meglio confacente allo spirito di Beppe è quello di raccontare la storia in versi. E, ci riesce.
La vena di scrittore si denota nella lettura del libro Cavour avvelenato su mandato di Napoleone III, stampato da Solinum Editore, nel novembre 2007.
L’autore ha avuto la capacità d’identificarsi nel personaggio di Camillo Benso Conte di Cavour, conosciuto sui banchi di scuola, portato in serbo come se davvero avesse vissuto con lo Statista quei momenti maggiormente sballottati fra … intelligenza e passione … in un .. immaginario che dà luce …
La sua verve di narratore sa coinvolgere i lettori, li immedesima nella parte, qualunque essa sia, li conduce con se, a quel tempo quando l’unità della Penisola era in corso di formazione.
L’attitudine di Beppe si separa, pur restando coesa, fra prosa, poesia, storia, tre filoni percorsi con la perizia di scrittore sensibile, preparato, nato per raccontare, non per nulla è stato fra i fondatori de: “L’eco del Bormida”.
La sua firma appare su scritti, in poesia, in prosa, raccolti in saggi preferibilmente di sapore storico, in antologie scolastiche di rilievo, in dizionari, vocabolari, ecc.., presi ad esempio per sviluppare nei giovani studenti lo scrivere corretto.
I titoli, usciti dalla sua penna hanno un distinto carattere, come “Personaggi Ricordi Sentimenti”, oppure “Storia delle religioni”; altri sono narrazioni personali riscontrate in “Emozioni lontane e presenti nel tempo”, “Ti raggiungano colorate foglie”,“Good bye Ketty”,“Breviario del Caminetto”,“Fresche gocce al crepuscolo”.
La storia, è proprio la storia ad emergere in“Cavour avvelenato nella basilica dell’Abbadia di Sezzè”.
Il nostro Beppe è stato presente alla “Fiera del Libro di Francoforte”, ha ottenuto ambiti premi nell’ambito di concorsi letterari a livello nazionale ed internazionale.
Franco Montaldo
16 settembre 2014