Il nigeriano, notato dal personale di Polizia a bordo di una bicicletta in sosta al centro del parco “Carrà”, destava immediatamente sospetto in quanto si guardava continuamente intorno e, alla vista delle vetture con i colori d’Istituto, riprendeva la marcia, uscendo dal parco per poi percorrere il Corso Milite Ignoto a tutta velocità.
Immediatamente raggiunto, dopo l’intimazione dell’”Alt Polizia”, il soggetto inseguito, pronunciava la frase: “Vado a lavorare” e invertiva repentinamente la marcia per scappare nel senso opposto sul marciapiede che stava percorrendo.
A tal punto, uno degli operatori del Reparto Prevenzione Crimine di Genova, scendendo immediatamente dall’auto di servizio, si è lanciato all’inseguimento del fuggitivo il quale, vistosi raggiunto, scendeva dalla bicicletta per poi scagliarla contro l’operatore al fine di arrestare la sua corsa e proseguiva a piedi. L’inseguimento, quindi, trasformatosi in una sorta di “salto agli ostacoli”, avendo dovuto l’operatore di Polizia saltare oltre il veicolo lanciatogli contro, proseguiva fino al fermo di O.O. il quale, nell’ultimo, ma vano tentativo di scappare e di liberarsi dalla morsa dell’operatore che lo aveva nel frattempo immobilizzato, si lanciava di peso a terra, pressando, con tutto il suo peso, il braccio e la spalla dell’operatore di Polizia.
Alla richiesta delle generalità, O.O. forniva un altro nome e si contraddiceva affermando di dirigersi verso il supermercato e non a lavoro, come aveva velocemente detto, prima di scappare.
Il nigeriano veniva, pertanto, accompagnato presso gli Uffici di Polizia ove veniva tratto in arresto per i reati di violenza e resistenza e all’operatore di Polizia, refertato presso l’Ospedale Civile, veniva diagnosticata “contusione alla spalla” con prognosi di 5 giorni.
27 settembre 2014