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In Piemonte l’80% delle scorie nucleari d’Italia, i 5 Stelle lanciano l’allarme

Davide Bono

Davide Bono

Sul nucleare il Piemonte non “cambia verso”. Registriamo una perfetta sintonia tra le Giunte Cota e Chiamparino. Entrambe, alla prova dei fatti, si sono rivelate contrarie ad informare adeguatamente la popolazione sul passaggio dei cosiddetti “treni nucleari”.

Ieri la maggioranza, compresa SEL, ha bocciato un nostro ordine del giorno (primo firmatario Davide Bono) che andava proprio in questa direzione. Il testo impegnava la Giunta regionale a dare un’informazione precauzionale e preventiva alle popolazioni interessate da tali trasporti ed invitava l’esecutivo a normare le procedure di comunicazione preventiva sul trasporto nucleare. Anche in questo caso, proprio come avvenuto nella legislatura precedente, la maggioranza preferisce tenere all’oscuro le comunità locali sui convogli nucleari.
Occorre ricordare come il tema nucleare riguardi da vicino il nostro territorio. Infatti in Regione Piemonte si trovano tre siti nucleari (*Bosco Marengo* in provincia di Alessandria, *Saluggia* e *Trino* in provincia di Vercelli).

Si stima che le scorie depositate nella nostra Regione siano oltre l’80 per cento dei rifiuti radioattivi italiani. Le scorie vengono trasferite nell’impianto Areva di La Hague in Francia per essere riprocessate e poi tornare in Italia, dunque attraversano un’ampia fetta di
territorio regionale.
Riteniamo fondamentale garantire il diritto all’informazione per le popolazioni interessate, anche in osservanza al “Principio di precauzione” contenuto nell’art. 174 del Trattato CE.


Gruppo Consiliare Regionale MoVimento 5 Stelle – Torino

24 settembre 2014

La centrale nucleare di Trino Vercellese

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