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I tortonesi pagano un milione di euro all'anno più di Novi per smaltire i rifiuti

 

Tortona è la città più cara di tutta la provincia di Alessandria per smaltire la spazzatura e i costi ricadono tutti sui cittadini.
Infatti, mentre la media provinciale pro capite per la raccolta e smaltimento rifiuti urbani varia da 130 a 140 euro all’anno per abitante, a Tortona la cifra si attesta a 208 euro per abitante e poco importa se la raccolta differenziata è una delle più alte della provincia con il 51%.
Per smaltire i rifiuti urbani il Comune di Tortona spende in media oltre un milione di euro all’anno in più di Novi Ligure ed Acqui terme, gli altri due maggiori Comuni del Consorzio Rifiuti Ovadese-Valle Scrivia. La spesa non dipende da un’ errato modo di effettuare la raccolta da parte dei tortonesi, ma dai singoli prezzi che vengono praticati dall’Asmt (di proprietà dell’Asm di Voghera) e da Gestione Ambiente, perché è il singolo servizio che a Tortona, in pratica costa di più.
Un milione di euro che ricadono tutte nelle tasche dei cittadini perché la legge vuole che tutta la spesa venga ripartita a carico degli abitanti: il Comune infatti non può partecipare alla spesa che deve essere ripartita tra gli utenti.
La grave situazione ereditata dalla precedenti Amministrazioni, che penalizza non poco i tortonesi, è stata evidenziata dall’ assessore al Bilancio e Municipalizzate Gianfranco Semino, durante due riunioni delle commissioni consiliari che si sono tenute giovedì pomeriggio in Comune.

L’assessore Gianfranco Semino

“E’ impensabile – ha detto Semino – che il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti a Tortona costi 5,3 milioni di euro, sia il più caro di tutto il consorzio con una media del 25-30% in più rispetto a quello che spendono gli altri maggiori comuni e per di più non sia il massimo della vita. E’ una situazione che non sta né in cielo né in terra. Se non avessimo da spendere quel milione di euro in più rispetto a Novi ed Acqui probabilmente avremmo già diminuito le tasse locali. Va detto, infatti, che il servizio di rifiuti per legge, deve essere interamente coperto dall’utenza quindi questo milione di euro in più va a carico dei cittadini che eviterebbero di pagarlo se avessimo gli stessi costi delle altre città.”
Unico aspetto positivo della situazione è che il 30 giugno prossimo scadrà l’appalto per la raccolta dei rifiuti, per cui Semino si è detto fiducioso, in un prossimo futuro, di poter cambiare la situazione, anche perché la struttura di ambito a livello provinciale che avrebbe dovuto sorgere per gestire i rifiuti, con la trasformazione delle Province ritorna in discussione e non partirà più a beve com’era stato previsto.
L’idea di affidare alla nuova e costituenda Azienda Multiservizi Tortonesi anche la possibilità di gestire i rifiuti, potrebbe attrarre partner privati e quindi fare in modo di ridurre sensibilmente i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti con indubbi vantaggi per tutti i tortonesi. “Analizzando le entrate – ha detto – ai cittadini non possiamo chiedere più di così; abbiamo i proventi delle contravvenzioni e gli oneri di urbanizzazione che dal 2015 non potranno più essere utilizzati per la copertura della spesa corrente (cioè per il funzionamento della macchina comunale – n.d.r.) ma solo per investimenti. Fino ad oggi abbiamo ancora potuto utilizzarli e questo ci ha permesso di coprire i costi della gestione corrente dell’ente. Infine ci sono i trasferimenti statali, sempre minori.”

5 settembre 2014

Un camion dell’Asmt che raccoglie i rifiuti in piazza Erbe

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