La sera del 23 settembre, alle 22.20 circa, due gazzelle dei Carabinieri di Alessandria venivano inviate urgentemente nel quartiere Pista perché era stata segnalata una lite violenta.
Sul posto, per strada venivano identificati dei cittadini rumeni, tutti appartenenti alla stessa famiglia, uno dei quali riferiva di avere avuto una discussione animata col proprio figlio a seguito del quale quest’ultimo prima li aveva tutti allontanati dalla casa e dopo si era chiuso a chiave dentro l’abitazione con la nipote che aveva con sé anche il figlio di pochi giorni di vita.
I militari si portavano presso l’alloggio ubicato al quarto piano del palazzo e suonavano più volte il campanello senza avere mai risposta dall’uomo. Dal balcone del pianerottolo condominiale i militari riuscivano a prendere contatti con la donna in casa che a sua volta si trovava sul balcone della camera da letto dell’alloggio. La donna riferiva che non poteva aprire la porta di casa perché l’uomo non voleva che la donna uscisse dalla stanza da letto. La situazione, comunque non violenta e assolutamente non pericolosa, veniva risolta alle ore 00.20 successive, quando dopo un’opera di mediazione e convincimento, l’uomo apriva finalmente la porta e faceva entrare i militari in casa dove veniva accertato che non erano stati causati danni di nessun genere e non era mai stata usata violenza nei confronti di nessuno.
Secondo la ricostruzione effettuata dai Carabinieri il giovane era solo arrabbiato col padre che lui aveva sgridato perché aveva bevuto troppo e dopo che aveva sentito chiedere l‘intervento dei Carabinieri si era chiuso in casa solo per non farsi fermare, ma non avendo l’intenzione di far male ad alcuno. Avendo però privato la nipote della libertà personale, anche se non in modo assoluto, per un tempo comunque apprezzabile, veniva deferito in stato di libertà alla’Autorità Giudiziaria per sequestro di persona.
26 settembre 2014