Il 12 aprile scorso l’Amministrazione Cassano ha compiuto il suo quarto anniversario dall’inizio del proprio percorso politico che terminerà con l’arrivo della prossima primavera.
Nel frattempo, mentre la politica valenzana, apparentemente silenziosa, sembra sopita dal torpore agostano, lasciando per i momento ancora latenti, “sotto la sabbia”, le probabili azioni, strategie e alleanze, c’è anche chi guarda alle politiche da mettere in cantiere e alle priorità da perseguire, dopo l’approvazione del bilancio preventivo 2015, avvenuta il 21 luglio scorso.
Tra questi proprio il referente valenzano Forza Italia, Gilberto Botter.
Pubblichiamo la prima parte di una lung aintervista i n cui Botter parla del partito e fa un primo bilancio dell’attività svolta.
Nella seconda parte che pubblicheremo nei prossimi giorni le proposte future.
Buongiorno Coordinatore. Il mandato giunge a compimento, è tempo di bilanci, cosa ne pensa di questi quattro anni di amministrazione targata centrodestra?
Buongiorno a Lei. Guardi, non è facile raccogliere tutte le memorie, i fatti e i passaggi salienti di quest’esperienza di governo in poche parole, ma ci proverò. Sicuramente sono stati anni di grande crescita per questo nostro centrodestra locale, da vent’anni arroccato all’opposizione e talora refrattario al proprio rinnovamento. Così come sta avvenendo per la politica nazionale, che cerca di cambiare rapidamente e fare meglio, anche noi dal 2010 a oggi abbiamo compiuto dei passi in avanti, sia al nostro interno sia nel modo di amministrare la Città.
Seppur con qualche inconveniente… Le vostre spaccature interne, infatti, sembrerebbero provare il contrario.
Come per tutti i percorsi difficili, sapevamo all’inizio di quest’avventura che le variabili sarebbero state molte e il nostro progetto di cambiamento avrebbe avuto vita difficile. Innanzitutto, perché avrei voluto, in qualità di rappresentante di un movimento politico che oggi rappresenta la maggioranza relativa degli eletti in Consiglio Comunale, maggiore spazio alle idee e alla meritocrazia. Fortunatamente le vecchie gerarchie partitiche hanno lasciato ampio spazio al confronto interno alle istanze di rinnovamento, che spero si consolidino nel prosieguo e alla volontà di parecchi esponenti di Consiglio e di Giunta di impegnarsi a fondo per la comunità cercando di
emanciparsi da quella logica della politica autoreferenziale che aveva contraddistinto tanto le “maggioranze mute” di centro sinistra, quanto le opposizioni di centrodestra da vent’anni arroccate sulle stesse persone. Questo ci ha permesso di condividere, orientare, e talora emendare, anche in modo marcato, ma rispettosi del nostro ruolo di maggioranza, l’operato dell’Amministrazione. Per me questo è sinonimo di maturità e non di incapacità, come qualche nostro avversario vuole far credere.
Dal punto di vista del governo e dell’amministrazione del Comune che cosa ci dice?
Le dirò che con piacere il percorso di rinnovamento, sia a livello di idee sia di volti, voluto fortemente dalla mia segreteria, ha permesso anche una svolta importante all’interno della maggioranza di governo in termini di politiche a favore della Città. Penso alla “rivoluzione” nella conduzione efficiente della normale prassi amministrativa e della macchina comunale: ciò ci ha permesso di migliorare i conti e quindi di gravare meno sulle famiglie. Auspico che chi succederà a noi, persegua una politica attenta, limitando l’indebitamento al fine di favorire in modo oculato l’impegno di risorse a favore dei cittadini ed evitare uno smodato spreco di denaro pubblico: si pensi soltanto a casi quali ViVal srl o il CISS, che ancora persistono con un ingente passivo.
Inoltre, penso che grande discontinuità l’abbiamo avuta su temi importanti come la Sicurezza, il Sociale e la Scuola.
Sul primo abbiamo superato le incomprensioni frutto di una scriteriata politica in materia di personale e Polizia Locale che, a inizio mandato, ci ha condannato a rinunciare al servizio serale, a non avere le telecamere e ad un’estenuante battaglia legale con i nostri agenti. Sono grato, quindi, all’Assessore La Rosa che ha condotto una tanto difficile, quanto appassionata trattativa con il Comando, riconoscendo quanto effettivamente spettava alla Polizia Locale, in termini di trattamento economico relativo al servizio reso in passato; per ciò che concerne le telecamere, la cui realizzazione, ormai prossima, prevederà il monitoraggio dei punti di accesso alla Città, partendo dalla periferia e dalle frazioni; e, infine, per l’approvazione di progetti-obiettivo che ha permesso il pattugliamento notturno, in alcuni mesi dell’anno.
Sui secondi, parimenti, molto si sta facendo e si è fatto, poiché molte risorse sono state stanziate al fine di favorire un buon servigio alle fasce deboli e ai disoccupati, nonché ai nostri piccoli cittadini, mediante lo sblocco di importanti investimenti volti a rendere più funzionali gli ambienti scolastici: penso all’Asilo Rota e alle Scuole 7 F.lli Cervi.
14 settembre 2014