Gli organizzatori hanno chiesto alla Fondazione di prestare loro due opere: un busto in gesso che raffigura il pittore, realizzato dallo scultore Paolo Troubetzoky e “Ave Maria a trasbordo” un’opera in carboncino e gesso realizzata dallo stesso Segantini.
La Fondazione ha accolto di buon grado la richiesta ed ha concesso in prestito le due opere che verranno così esposte nell’importante rassegna milanese.
Si tratta di un’’ennesima dimostrazione della grande qualità delle opere presenti ne “Il Divisionismo” la pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona che durante il mese di agosto è stata per molte settimane l’unica attrattiva di una città senza manifestazioni.
Giovanni Segantini (1858-1899) è sicuramente uno degli artisti europei più importanti vissuti alla fine dell’Ottocento. Se la sua vita fu soprattutto legata all’Engadina, la valle svizzera dove trascorse gli ultimi anni di vita e a cui dedicò i suoi paesaggi montani più belli, un ruolo altrettanto importante nella sua breve esistenza lo ebbe Milano, sua patria d’adozione.
Ancora bambino si trasferì a Milano, dove rimase per diciassette anni e dove studiò all’Accademia di Belle Arti di Brera, prima di trasferirsi in Brianza e poi in Svizzera. Maturerà un’arte che, vicina al simbolismo, porterà poi al Divisionismo.
Con l’intento di celebrare la milanesità e insieme l’internazionalità di questo artista, Palazzo Reale espone per la prima volta a Milano una mostra di oltre 120 opere, provenienti da importanti musei, fra cui la Pinacoteca della Fondazione, e collezioni private europei e statunitensi, tra cui la Civica Galleria d’Arte Moderna di Milano ed il Museo Segantini di Sankt Moritz.
10 settembre 2014