Site icon Oggi Cronaca

Consumi e deflazione: la crisi alimenta una spirale negativa per gli acquisti


“La crisi sta alimentando una spirale negativa tra consumi e deflazione, mettendo a rischio le imprese e la spesa dei consumatori. I dati diffusi dall’Istat sulla fiducia delle aziende a settembre non sono per nulla incoraggianti”.

Con queste parole il Presidente e il Direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni, commentano la deflazione nelle campagne che ha fatto crollare in media i prezzi pagati alle imprese agricole del 5 per cento con punte del 17 per cento per la frutta, responsabile il clima di sfiducia venutosi a creare dopo un’estate funestata dal maltempo che ha provocato danni diretti ed indiretti superiori al miliardo.

I prezzi pagati alla produzione agricola calano, infatti, del 7 per cento per le coltivazioni con riduzioni più sensibili delle quotazioni per vini (-18 per cento), frutta (-17 per cento) e semi oleosi (-22,5 per cento) mentre per l’allevamento le quotazioni del bestiame vivo si riducono del 6,8 per cento secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea ad agosto.

Quasi la metà delle famiglie dichiara che le difficoltà economiche hanno avuto un effetto negativo sui consumi con la ricerca di prodotti e varietà low cost, rinuncia alle primizie e ricerca di punti vendita più economici, con tre milioni di famiglie che vanno nei discount.

Complicazioni economiche che hanno dunque costretto molti italiani a preferire l’acquisto di alimenti più a buon mercato ma si tratta di prodotti spesso a prezzi troppo bassi dietro i quali spesso si nascondono, anche, ricette modificate o l’uso di ingredienti di minore qualità dove si possono a volte mascherare anche vere e proprie illegalità, come è confermato dall’escalation dei sequestri.

30 settembre 2014

 

Exit mobile version