Bisogna sbloccare i fondi fermi alla Regione Piemonte per intervenire contro il dissesto idrogeologico delle valli tortonesi. Questo ha promesso l’assesore regionale alla tutela del suolo Francesco Balocco, ieri pomeriggio in un incontro che si è svolto nel municipio di Garbagna
Balocco insieme ad una ventina di sindaci delle Valli Tortonesi ha raccolto le istanze dei primi cittadini e il lungo elenco di problemi di natura idrogeologica riscontrati in molte zone del tortonese ed ha dichiarato che farà il possibile per sbloccare numerosi fondi che, per motivi burocratici, sono fermi in Regione e presso alcuni enti. Si tratta almeno di un centinaio di milioni di euro (riservati a tutto l’ambito regionale, però) , fra cui 30 milioni derivanti da un accordo programmatico, 40 milioni relativi all’Autorità di bacino per il Po, altri che le autorità di Ambito dell’Acqua devono accantonare miglioramenti agli acquedotti ed altri riservati alla Protezione civile. Tutti soldi pubblici che potrebbero essere utizzati anche nelle valli Tortonesi.
I sindaci hanno evidenziato le criticità presenti sul territorio legate agli eventi alluvionali e franosi che si sono susseguiti negli ultimi anni. In pratica hanno illustrato all’assessore una serie di problemi, ma non hanno individuato priorità: li ritengono tutti importanti alla stessa maniera.
All’incontro ha preso parte anche Cristina Bargero, deputata PD, ha ribadito come tra le priorità del Governo Renzi vi sia la difesa del suolo e del territorio e a tal fine è stata istituita un’unità di missione presso la Presidenza del Consiglio, che in un incontro con la stessa deputata ha assicurato che dietro segnalazione delle criticità territoriali di ciascuna Regione saranno assegnate le risorse per mettere in sicurezza il territorio. Cristina Bargero ha ricordato inoltre il riconoscimento dello stato di calamità naturale per gli eventi alluvionali di gennaio marzo 2014 con lo stanziamento di circa 2 milioni di euro attinti dal Fondo nazionale per le emergenze.
8 settembre 2014