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Un regolamento interno consentiva ai dipendenti del Comune di prendere soldi che non spettavano


Almeno 156 mila euro di soldi riservati a lavori pubblici che sono stati dati a dipendenti comunali per lavori di altra natura. Il tutto sulla base di un Regolamento approvato da Comune in contrasto con il parere della Corte dei Conti.
E’ quello che dice  il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) nella relazione inviata nelle scorse settimane in Comune a Tortona, a seguito dell’ispezione effettuata all’inizio dell’anno.
Stavolta a finire nel mirino degli ispettori è stata la corresponsione di incentivi, per una somma di 156 mila euro, che secondo il Mef non andavano dati, perché riservati a chi lavorava in opere pubbliche.
In pratica, secondo quanto accertato durante l’ispezione, a Tortona si era approvato un regolamento sulla base del quale venivano corrisposti incentivi ai dipendenti che realizzavano particolari progetti denominati “atti di pianificazione”.
La norma secondo almeno 4 interpretazioni della Corte dei conti della Campania nel 2008, della toscana nel 2010, della Puglia nel 2011 e del Piemonte nel 2012 andava applicata “unicamente in materia di lavori pubblici.”
A Tortona, invece, il Mef ha accertato che “sono stati liquidati emolumenti che esulano obiettivamente dall’ambito di applicazione”.
Durante l’ispezione sono stati rilevati almeno 12 casi in cui soldi pubblici sono stati corrisposti a dipendenti che per il Mef non ne avevano diritto: nel 2010 per una variante parziali al piano regolatore per la rete distributiva (18.315 euro), per la variante al Piano Industriale I18 (11.300 euro), per interventi e politiche per la diminuzione del disagio abitativo (2.768); nel 2011 per l’adeguamento delle norme per la monetizzazione (6.093), per il regolamento della tutela degli animali (2.673) e per lo schema di convenzione per piani esecutivi (18.859).
Erogati premi anche nel 2012 per il piano comunale di ricognizione del patrimonio immobiliare (22.758 euro), per la variante al Piano regolatore (24.527) e l’ampliamento della zona industriale I24 (831) e poi ancora per un secondo ampliamento della zona industriale I24 (27.997).
Nel 2013, infime premi sono stati dati per la variante alla zona I18 e I23 (10.781), per il regolamento comunale di igiene (2.864) per la carta paesaggistica (5.357) e poi ancora per il regolamento di igiene (1.289).
Alla fine della relazione il Ministero ritiene che “l’incentivo per il codice degli appalti al Comune di Tortona ha obiettivamente assunto una valenza quasi generalizzata ed estesa e in evidente contrasto con gli orientamenti espressi dalla Corte dei Conti del Piemonte e in qualche caso anche con il solo principio di ragionevolezza.”
Secondo il Ministero alcuni atti per i quali è stato erogato l’incentivo ai dipendenti comunali, “sembrano sfuggire anche ad interpretazioni estensive dell’ambito di operatività della norma.”
Il Mef dice al Comune che in sede di controdeduzioni dovrà effettuare “un esame approfondito di tutte le eventuali ed ulteriori liquidazioni effettuate nel quinquennio 2009-2013” .
La relazione si conclude con un avviso all’Amministrazione comunale: “le somme illegittimamente erogate andranno recuperate alla disponibilità dell’ente (il Comune – ndr) ed il regolamento vigente andrà reso conforme ai precisi orientamenti interpretativi.”

19 agosto 2014

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