Forse pensava che nella settimana di Ferragosto sarebbe stato più facile passare inosservati, forse credeva che la Polizia Stradale sarebbe stata “in altre faccende affaccendata”, ma non è stato così, poiché partito da Parigi con 3 ciclomotori fiammanti appena rubati nascosti nel proprio furgone, percorreva solo un migliaio di chilometri e poi era sottoposto a controllo in A/26, a poca distanza dal porto di Genova, dove si sarebbe imbarcato per i paesi del Nord-Africa.
Gli agenti della Polizia Stradale in servizio ad Ovada sono rimasti insospettiti da A.S., classe 1947, cittadino tunisino, residente in Parigi che nonostante la non più giovane età, da solo aveva affrontato quel lungo viaggio. Al controllo era apparso eccessivamente agitato, nascondendosi dietro la sua incapacità a comprendere la lingua.
Poi di fronte a quel poliziotto che in lingua francese ha chiaramente imposto di aprire il furgone per permettere il controllo di quanto trasportato, non ha potuto fare altro che aderire alla richiesta.
Sotto quella moltitudine di masserizie ed effetti personali erano presenti, smontati nelle parti principali ed occultati tre motorini Piaggio Vespa nuovi, muniti di targhe francesi.
Raggiunti gli uffici della Sottosezione Polizia Stradale di Ovada e avviati gli accertamenti presso la Polizia di Frontiera è stato possibile determinare che si trattava di mezzi sottratti ai legittimi proprietari in Parigi soltanto pochi giorni addietro.
Il tunisino non ha inteso fornire indicazioni; è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria e associato presso la casa circondariale di Alessandria e messo a disposizione del Magistrato della Procura della Repubblica di Alessandria che ipotizzando il delitto di riciclaggio ha richiesto la convalida del fermo
Il Giudice delle Indagini preliminari del Tribunale di Alessandria, accogliendo le richieste del P.M. ha disposto la custodia cautelare in carcere, in attesa di sviluppare ulteriori investigazioni.
16 agosto 2014