Hanno costruito la scuola e adesso ad alcuni mesi di distanza sono ritornati in Tanzania per vedere come procede la situazione.
Stiamo parlando di un team della Rete Solidale YouAid, composto da Simone Forni, Andrea Chiandotto e Michele Tranquilli partiti per la Tanzania per seguire i progressi in loco, in particolare nel villaggio di Lumuli dove un anno fa è stata costruita la nuova scuola materna. L’istituto ora ospita circa 120 bambini, impiega tre insegnanti più una cuoca.
“All’arrivo nel villaggio – dice Michele Tranquiilli – è stato donato al Corpo Docente un prezioso materiale didattico creato apposta dai bambini dell’Istituto Gianni Rodari di Tortona che proseguono così la loro collaborazione con la Rete Solidale YouAid. Il materiale, in forma di schede, è già stato appeso nelle classi e aiuterà i bambini a imparare l’alfabeto, i numeri e qualche vocabolo in inglese.”
È cominciata anche la produzione di olio di semi di girasole nella piccola azienda di YouAid che permetterà, con i proventi, di pagare gli stipendi ai tre insegnanti di Lumuli, ai tre della scuola di Ulete (costruita nel 2008), e al nuovo Project Manager di YouAid, il Tanzaniano Titho Godson.
“In questo primo anno la produzione è bassa ma siamo solo all’inizio”, sostiene Titho che segue il progetto da vicino. “È un grande progetto di Social Business e dall’anno prossimo manterrà autonomamente i due istituti”.
Inoltre, molti altri villaggi attorno a quello di Lumuli desiderano mandare i bambini alla scuola materna ma non riescono per motivi logistici. Nell’impossibilità di costruire un istituto in ogni villaggio, YouAid sta pensando di lanciare nei prossimi giorni una campagna di raccolta fondi per organizzare un vero e proprio servizio di scuolabus tra i villaggi. “A Lumuli abbiamo fatto un grande lavoro, e c’è spazio per tutti. Non possiamo ricominciare ancora da capo”, spiega Forni. “Qui il livello è già alto e i nuovi bambini entreranno in una scuola già funzionante e ben strutturata”.
Per Michele Tranquilli, fondatore di YouAid, si sta aprendo una nuova pagina: “siamo orientati a sviluppare sempre più progetti di business sociale. Si tratta di creare impresa per risolvere alcune problematiche legate alle condizioni di vita in questo Paese, ma anche far fare micro-impresa ai soggetti più intraprendenti, ottenendo una piccola fonte di guadagno per YouAid e i nostri progetti. Questo è secondo noi il metodo di cooperazione più autentico e sincero perchè è davvero sostenibile e soprattutto rispettoso della dignità unama”.
You Aid sta facendo davvero grandi cose in Tanzania dimostrando che con tanta buona volontà è possibile aiutare nel loro Paese le popolazioni locali.
30 agosto 2014