La Tortonese indignata “scava” nel web alla ricerca dei fondi statali e delle tante promesse fatte a suo tempo per Expo 2015.

“Rappresenta un occasione da non perdere, un’opportunità, un veicolo per il turismo tortonese, per gli operatori locali, dobbiamo attivarci per tempo per non perdere questa ghiotta occasione….” Queste alcune della altisonanti parole dette tra il 2011 e 2012 quando venne presentato il marchio  d’area “Tortona e il Tortonese terre d’incontro”.

Parole e promesse altisonanti, poi più nulla per quasi un anno, fino ad un altro convegno quello che si è tenuto oltre un anno fa e cioè il 15 luglio dal titolo “Rilancio del Tortonese in occasione dell’Expo -655 giorni a Expo: cosa fare? Quali opportunità?”

Dopo questo convegno, di Progetto Derthona, del marchio, del Consorzio Tutela Vini dei Colli Tortonesi e di tante altre associazioni che avrebbero dovuto realizzare qualcosa per valorizzare Tortona in vista di Expo 2015, non si è più saputo nulla. Oltre al convegno hanno fatto qualcos’altro in questi anni?  E che cosa? E se lo hanno fatto perché non lo hanno pubblicizzato? E cosa aspettano, visto che mancano 9 mesi ad uno dei più grandi eventi degli ultimi decenni?

Di queste ed altre associazioni abbiamo perso le tracce. Come potete vedere dalla foto in apertura di articolo abbiamo provato a digitare su Google la Parola “Progetto Derthona” ma non abbiamo trovato nulla di particolare, né un sito, né iniziative recenti, né altro.

In compenso a Tortona, nel frattempo, è stato aperto uno sportello di un nuovo ente che, a quanto pare, non c’entra assolutamente con quelli sopra citati: si tratta di UnPoxExpo che viene ospitato gratuitamente nelle uffici di piazza Arzano e cosa faccia non si sa, in quanto sembra un’entità estranea al territorio. O quanto meno se fa qualcosa non lo ha mai reso noto.

Sul sito del comune c’è la pubblicità (anche questa gratuita se non andiamo errati) di questa associazione. Abbiamo provato a cliccarci sopra e ci siamo trovati su un sito nazionale; abbiamo provato a cliccare su quello che dovrebbe essere il sito che abbraccia il Tortonese e il Monferrato, ma il sito in pratica non c’è non è stato fatto. Come potete vedere sempre nella foto in apertura c’è una bella foto al tramonto e la dicitura “No Foud”.

Potremo andare avanti a porre domande, ma ci fermiamo qui e vi lasciamo alla lettura della lettera in redazione della Tortonese indignata che come sempre correda tutte le sue affermazioni con appositi link, in modo che il lettore possa constatare di persona le affermazioni che trova.

Prima però invitiamo qualcuno degli enti e delle associazioni citate nell’articolo a scriverci, a trasmettere pubblicamente il resoconto della loro attività. Saremmo ben felici di illustrare alle nostre migliaia di lettori quello che si sta facendo per valorizzare il Tortonese in vista di Expo 2015, perché siamo certi che tutte queste associazioni a suo tempo costituite avranno certamente elaborato dei progetti CONCRETI che visti i pochi mesi che mancano all’evento, saranno sicuramente in fase avanzata di realizzazione e solo per motivi a noi sconosciuti non sono stAti divulgati.

Forza scriveteci, le pagine di Oggi Cronaca sono a vostra disposizione.

Per intanto, buona lettura.

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Egregia redazione,

A chi fosse sfuggito, il marchio di area “Tortona e il Tortonese terre d’incontro” aveva vissuto un piccolo e fugace momento di celebrità nell’evento organizzato lo scorso anno “655 giorni a Expo. Cosa fare? Quali opportunità?” In questo contesto, stando ai contenuti dibattuti nel corso del convegno organizzato dal Comune di Tortona insieme all’Associazione Progetto Derthona,  il Marchio d’Area avrebbe dovuto agire come “un veicolo di aggregazione interna e di promozione esterna per gli operatori.”

http://www.comune.tortona.al.it/Sezione.jsp?titolo=Rilancio%20del%20Tortonese%20in%20occasione%20dell%27Expo%202015&idSezione=2405

Certo che non c’è niente di male, nel proporre iniziative per tentare di acciuffare al volo il treno di Expo, cogliendo l’occasione di presentare e valorizzare le peculiarità di Tortona, ci mancherebbe. Per chi non lo sapesse, “Progetto Derthona” è un piano di valorizzazione agro-industriale del territorio alessandrino e pavese nato per favorire nuove opportunità di sviluppo in nuove filiere e l’ottimizzazione di quelle esistenti nell’areale considerato.

Pensando alle condizioni pietose nelle quali versa la città, reduce da alcuni lustri di amministrazione che definire pessima è un complimento, investire nell’operato di questa associazione poteva, in prima istanza, sembrare almeno un punto di partenza.

Ma sarebbe ancora meglio se le iniziative portassero da qualche parte e non rimanessero circoscritte allo sperpero di risorse per qualche giornata di studio fine a glorificare unicamente se stessa e pertanto, infruttuosa.

Secondo le parole del Sindaco in carica al 2011, cioè Massimo Berutti “Progetto Derthona non è solo la creazione di un marchio in vista di Expo 2015, ma è una sfida importante legata alla valorizzazione dei prodotti locali e alla loro commercializzazione in vasta scala. Un obiettivo che può riuscire grazie anche alla posizione geografica di Tortona e alla presenza della logistica.”

http://www.oggicronaca.it/2011/01/18/tortona-logistica-trainante-ma-vogliamo-rilanciare-il-settore-agroalimentare-e-far-venire-nuove-aziende/

Però il marchio, abbiamo visto, lo ha realizzato nel 2012 il Consorzio Tutela Vini dei Colli Tortonesi, pagato con denaro pubblico, e concesso in esclusiva gratuitamente per 50 anni al Comune di Tortona. OPS! Ma allora, oltre al seminario del 2013 denominato “655 giorni a Expo” cosa altro è stato fatto per valorizzare i prodotti locali e commercializzarli su larga scala?

Qualcosa, l’associazione “Progetto Derthona” lo ha realizzato:  la vice presidente Maria Paola Cola è stata nominata Presidente Onorario dell’Associazione UNIMARC- Italia, progetto realizzato di concerto con il Presidente di “Progetto Derthona” Gabriele Piccinini per realizzare iniziative volte a promuovere il Territorio Tortonese.

Ma non si poteva farlo direttamente con l’Associazione “Progetto Derthona”?

Lo scopo dell’associazione UNIMARC (da sito istituzionale) è quello di favorire i contatti tra i professionisti del settore, sviluppare e migliorare le competenze dei membri, attraverso seminari, workshop e confronto continuo.

Ottimi propositi, ma l’unico evento rintracciato (sul sito istituzionale) è un workshop risalente al 2012 “La Filiera della Qualità nella Ristorazione Moderna”. Realizzato in collaborazione con “Progetto Derthona”, naturalmente. Quattro strutture ricettive del Tortonese hanno beneficiato della convenzione a questo workshop (identificate su quali basi? O hanno sponsorizzato l’evento? Non si sa) e risultano “selezionate” per vitto e alloggio (con costi a carico dei partecipanti al seminario): Vineria Derthona, Locanda Malpassuti, Ristorante Da Giuseppe e  Ristorante Montecarlo.

http://www.unimarc.it/workshop.pdf

Per quanto eccellenti, quattro sole strutture appaiono molto poco rappresentative dell’intero tessuto economico Tortonese, e l’operato è ben distante dai “sogni di gloria” riposti nel miraggio Expo 2015. Mancano solo nove mesi all’inaugurazione dell’evento: per questo ora (come non mai) non c’è più tempo da perdere, soprattutto in iniziative sterili (quando non inutili), come quelle che in questi anni, e mesi,  purtroppo sembrano solo specchietti per allodole con richiami all’indole parassitaria della più vecchia e marcia tradizione politica.

 La Tortonese Indignata

10 agosto 2014


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