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Si prostituivano vicino alla Questura e si giocavano tutto alle slot machine, bloccate 2 donne


“Suono il tuo flauto 24 ore su 24” questa era la frase che appariva su alcuni siti per soli uomini seguita dal numero di cellulare.

Un momento della conferenza stampa

Così due donne thailandesi di 40 e 33 anni richiamavano i clienti in un appartamento in via Piave ad Alessandria, a pochi passi dalla Questura.
Un vero e proprio luogo di prostituzione dove le due straniere offrivano il loro copro a clienti occasionali per la modica somma di 50 euro rapporto completo.
Una situazione che andava avanti da qualche mese alla quale la squadra Mobile della Questura ha posto fine.
La vicenda è stata riassunta durante una conferenza stampa che si è svolta giovedì mattina in questura, tenuta dal capo della Squadra Mobile Mario Paternoster.
Secondo quanto emerso sono stati i vicini di casa delle due thailandesi ad accorgersi dello strano via vai di uomini nella zona ad ogni ora del giorno e della notte ed hanno avvisato la Polizia.
Gli agenti hanno effettuato alcuni sopralluoghi, poi indagini ed alla fine la 40enne thailandese è stata denunciata per favoreggiamento della prostituzione.
Era lei infatti l’intestataria del contratto di affitto dell’alloggio nella quale abitava anche l’amica di 33enne, inoltre secondo l’accusa era lei a promuove la prostituzione attraverso inserzione in siti online con foto e messaggi.

La polizia davanti all’ingresso del condominio dove le thailandesi si prostituvano

All’interno dell’alloggio, che secondo quanto accertato dalla Polizia non era tenuto in condizioni, era stata adibita una stanza perfettamente in ordine e pulita con tanto di peluche e fiocco sul letto profilattici ed altro materiale ne comodino nella quale si consumavano i rapporti sessuali.
Le due invece, a quanto pare, dormivano in un’altra stanza e in un altro letto.
“Il cliente che si presentava sotto casa – è stato detto in conferenza stampa – chiamava al cellulare e gli veniva aperto, ma non sapeva chi delle due thailandesi era libera e con la quel avrebbe avuto il rapporto sessuale, che si svolgeva appunto nella camera da letto, mentre l’amica rimaneva in un’altra stanza.”
A quanto pare, non c’era sfruttamento della prostituzione perché nessuno, sfruttava l’altra, anche perché sembra che entrambe avessero il “vizietto” del gioco e tutto quello che guadagnavo prostituendosi lo rigiocassero alle slot machine.
Una triste storia squallida conclusa con il sequestro dell’appartamento.

21 agosto 2014

La Polizia dentro la cucina

I poliziotti mentre mettono i sigilli all’ingresso

Il letto dove dormivano le due donne

 

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