“Ricordiamo il nostro amico Franco, rispettiamo la storia tortonese”. Questa la scritta sul cartello apparso sotto i portici di Casali, in via Emilia nord, accanto alle nuove immagini di tanti tortonesi che non ci sono più ma che a loro modo hanno rappresentato un pezzo di storia locale.
Immagini appese al muro di un negozio di ferramenta che anche questo non c’è più, in un immobile da tanti anni abbandonato anche se nel cuore del centro storico.
Quello che è considerato il “mausoleo” di Franco Mutti è stato ripristinato per la terza volta in due anni.
Lo aveva realizzato lo steso Franco Mutti, quando era ancora in vita, utilizzando alcune della tante fotografie che aveva in casa. Pensava di fare una cosa gradita a tortonesi, facendo vedere a tutti uno spaccato di quella città che non c’è più.
Poi Mutti è deceduto e tutto è rimasto lì per molti mesi fino a quando qualcuno, per motivi sconosciuti, ha deciso di iniziare a strappare qualche immagine.
Le immagini strappate, però sono ricomparse e se ne sono aggiunte altre.
Poi qualcuno ha distrutto tutto e le immagini sono ancora ricomparse fino a qualche mese fa quando per la terza volta qualcuno che evidentemente odiava questo mausoleo lo ha completamente distrutto e i portici sono ritornati spogli.
Sono rimasti così per alcune settimane, fino a quando, in questi giorni le immagini sono nuovamente riapparse. Qualcuno che ha voluto ricordare la memoria di Franco Mutti riattivando quello che tanti riconoscono come il suo mausoleo appiccicando sui muri altre immagini di tortonesi scomparsi e quel cartello che ricorda un uomo unico a Tortona.
Un uomo che aveva speso la sua vita per gli altri e al quale verrà pure intitolata la nuova Casa di Accoglienza.
Quanto rimarranno queste immagini sotto i portoci? Verranno ancora staccate?
E fino a quando andrà avanti questa situazione?
Ma non sarebbe meglio, con una spesa relativamente contenuta allestire un piccolo museo fotografico sulla storia di Tortona in modo che questi ed altri ricordi possano essere conservati da tutti ed osservati, non solo nelle fotocopie di un mausoleo improvvisato, ma nelle fotografie originali che molti tortonesi, siamo certi, regalerebbero ben volentieri al Comune.
Un museo fotografico che racconta la storia di Tortona da far vedere anche ai bambini delle scuole.
Lo spazio al museo Orsi ci sarebbe, magari trovando qualche sponsor si potrebbe realizzare anche senza spendere soldi pubblici.
O no?
15 agosto 2014