Egregio Direttore,
credo che oramai sia abbastanza riconosciuto il mio impegno sui temi ambientali. Eppure, proprio oggi ho scoperto, mio malgrado, che adoperare delle buone prassi nel rispetto dell’ambiente non è cosa conveniente; perlomeno, alla “piattaforma di valorizzazione” di Tortona.
Veniamo ai fatti: alle ore 17,45 giungo alla Piattaforma in strada per Castelnuovo (un quarto d’ora prima della chiusura, come reclamizzato sul sito SRT) e noto che l’orario di chiusura è stato rettificato, anticipandolo alle 17,50. Poco male, penso tra me, devo solo conferire due lampadari, è cosa di pochi minuti.
Mai preso un abbaglio più grande di questo.
I due persone all’ingresso (che per rispetto alle pari opportunità erano rispettivamente un uomo ed una donna) evidenziano che non ci si presenta all’orario di chiusura. Io specifico che ho solo due lampadari nel bagagliaio dell’automobile. Al che la “gentile signora” non demorde affatto e mi domanda se io sia residente nel Comune di Tortona.
Rispondo no, che non la sono più, in quanto mi sono appena trasferita in un paese limitrofo SERVITO DAL CONSORZIO SRT.
La “gentile signora” mi esorta quindi ad andarmene “e tornare con un foglio rilasciato dal mio Comune per conferire il materiale in discarica”.
Nel frattempo si era fatto il vero orario di chiusura.
Premesso che non è mia usanza pregare qualcuno per fare il PROPRIO DOVERE ed ottemperare agli OBBLIGHI per i quali è STIPENDIATO, rammento velocemente ai due “cerberi” che:
1) La piattaforma SRT è luogo di conferimento per i Comuni che aderiscono al consorzio. Il mio, ne è compreso.
2) Non accettando il mio conferimento, fatto secondo la normale prassi (un privato, giunge in discarica con la propria auto e conferisce poche parti di materiali vari) mi obbligano a chiamare il numero verde per il ritiro gratuito a domicilio, con aggravio di costi per Gestione Ambiente e la collettività’.
3) Così facendo, incentivano l’abbandono del materiale a fianco dei cassonetti e lungo le aree poco sorvegliate.
A fronte di queste obiezioni, mi viene risposto, con estrema sufficienza, “Senta, metta lì quei due lampadari e non se ne parli più!”
Gentili signore (e signora), non ci siamo capiti. Non è a me, che dovete fare un favore. Sono io, a farvelo, portando il materiale alla piattaforma. Visto che il gesto non è apprezzato, me lo riporto a casa, e chiamo il numero verde ritiro ingombranti, dove l’operatrice è MOLTO più gentile, non mi fanno questioni e mi ritirano gli oggetti fuori dalla porta di casa.
Quindi, visto che non ho il “foglio che mi deve rilasciare il comune”, seguo la prassi consolidata (e che funziona alla perfezione) e qualcuno li verrà a ritirare fuori dalla porta di casa mia.
Così facendo, i costi per SRT sono maggiori? E’ un problema che dovrebbe riguardare qualcuno?
Da oggi non mi sorprenderò più così tanto per gli abbandoni di rifiuti. Forse, non è sempre (e solo colpa) di chi li abbandona.
Annamaria Agosti
20 agosto 2014