I lavori di ristrutturazione dell’edificio situato ai giardini della stazione, davanti a piazza Milano, si sono conclusi in questi giorni e da martedì 12 agosto, i volontari delle parrocchie cittadine, che gestiranno la struttura, daranno il via alle operazioni trasloco ed approntamento della nuova sede.
La Casa di Accoglienza, infatti, era situata in via Sada, in un vecchio e fatiscente edificio di proprietà del Comune, non più adeguato a soddisfare le esigenze delle numerose persone bisognose di aiuto che chiedono indumenti, generi alimentari e tanto altro.
Un’esigenza, quella di aiutare le persone meno abbienti, verso la quale la Fondazione è particolarmente sensibile, ed infatti, la spesa a favore della città è stata di 900 mila euro, di cui 440 mila per l’acquisto dell’edificio dal Comune e 460 mila per la ristrutturazione completa della struttura che ospiterà la casa di Accoglienza e il dormitorio.
Il tutto su una superficie complessiva di 650 mq.
L’edificio, ex sede delle autolinee, venne realizzato nel 1957, e i lavori di ristrutturazione, da parte della Fondazione, sono iniziati a gennaio di quest’anno “facendo lavorare – precisano alla Fondazione – tutte aziende locali in modo da favorire anche l’occupazione nella nostra zona.”
I lavori del dormitorio sono ancora in fase di realizzazione e si concluderanno nel mese di settembre, la Casa di Accoglienza, invece, è pronta: rimane solo da installare la targa con l’intitolazione a Franco Mutti e pochi altri dettagli estrerni.
Tutti cartelli sono scritti in 5 lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo.
L’edificio all’interno è stato praticamente sventrato e rifatto con interventi di coibentazione, rifacimento degli impianti, pavimenti e quant’altro.
Abbiamo avuto modo di visitare la struttura all’interno ed apprezzare la disposizione dei locali. Tre gli ingressi: quello per i volontari è ubicato in corso della Repubblica, davanti al sottopasso della stazione, quello per lo scarico delle merci in piazza Milano davanti al mercato, e quello per l’utenza verso i giardini della stazione.
La nuova Casa di Accoglienza è disposta su due piani, ma le operazioni principali si svolgeranno al pianterreno dove sono ubicate sala di reception, una sala di ascolto per i problemi individuali, una sala di distribuzione pachi alimentari e una di distruzione indumenti, bagno per donne e bambini, tre docce (fra cui una per disabili) destinate agli ospiti che decideranno usufruire di questo servizio, lavanderia, bagno per i volontari e una sala magazzino.
Il primo piano dell’edificio invece è suddiviso in due: magazzino della Casa di Accoglienza e dormitorio.
La sicurezza dell’edificio è garantita anche da una consistente illuminazione esterna a led con molteplici fari e cinque telecamere esterne.
Dell’edificio fa parte anche il bar Gambrinus, che rimarrà dove si trova attualmente fino alla fine del contratto di affitto stipulato a suo tempo con il Comune che sarà versato per altri 7 anni alla Fondazione, dopodiché anche questi 100 mq. di spazio verranno destinati ad uso pubblico e sociale da parte della Fondazione.
Un aspetto importante è l’ubicazione: vicino alla stazione in posizione ideale per tutti coloro sbandati, poveri e bisognosi che generalmente come accade molto spesso si trovano a transitare in questa zona. La presenza delle telecamere esterne all’edificio, infine dovrebbe rendere la zona più controllata e sicura.
7 agosto 2014