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I dipendenti del Comune di Tortona devono restituire 1 milione di euro indebitamente presi


Un doppio fondo straordinario per erogare soldi pubblici che non dovevano spettare ai dipendenti comunali e che invece hanno indebitamente percepito. Soldi che adesso dovranno essere restituiti al Comune e che ammontano esattamente a 997 mila euro.
Questo ha accertato il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) durante l’ispezione effettuata all’inizio dell’anno in municipio e contenuta nella relazione che lo stesso Ministero ha inviato al Comune di Tortona nei giorni scorsi.
E’ una delle 13 violazioni accertate nella lettera di trasmissione ed è sicuramente una delle più “pesanti” perché riguarda la violazione dell’ art. 15 del contratto nazionale di lavoro siglato nel 1999. Norma, che secondo il Mef è stata violata in almeno in tre diversi casi e per tre importi: 5.062 euro, 360.935 e 631.922.
In lunghi ed articolati dettagli tecnici il Ministero spiega perché, a suo dire, il Comune di Tortona, negli anni passati, ha applicato una norma in maniera non consona sulla base della quale ha erogato soldi ai suoi dipendenti.
In pratica era stato costituito un fondo con denaro che non poteva essere accantonato con quel sistema e poi erogato come premio straordinario ai dipendenti del Comune.
Consistenti integrazioni illegittime del fondo, secondo il Mef, sono state fatte tra il 2006 e il 2013.
“In sostanza – dice la relazione del Ministero – è come se presso l’ente (il Comune) esistessero due tipi di straordinario, uno ‘ordinario’ espressamente qualificato come tale e l’altro dissimulato sotto forma di compenso per la produttività, per le prestazioni rese per i progetti obiettivo e l’ente (il Comune) applica i limiti legali e contrattuali solo al primo.”
Il Ministero richiama il Comune di Tortona sulla necessità di utilizzare le risorse dell’art. 15 del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti comunali solo nei casi eccezionalmente previsti ed evidenzia che in passato c’è stato un utilizzo improprio.
In pratica, a quanto pare, sono stati erogati soldi pubblici a destra e manca con scarsi controlli e senza che l’apposito “nucleo di valutazione” abbia effettuato gli accertamenti di competenza.
Ma c’è di più: secondo il Ministero, infatti, non solo le integrazioni per la costituzione del fondo sono state illegittime, ma le somme indebitamente percepite dai dipendenti dovranno essere recuperate alla disponibilità del bilancio.
In pratica i dipendenti comunali saranno chiamati a restituire circa un milione di euro al Comune.
Il ministero ribadisce, in un’altra pagina della relazione che “gli importi liquidati in eccesso debbano essere analiticamente quantificati e recuperati alla disponibilità del bilancio.”
E qui per il Comune si prefigura un lavoro immane, perché per ogni dipendente, anche quelli che sono stati collocati in pensione negli ultimi anni probabilmente, dovrà essere calcolata con esattezza, la somma che dovranno restituire alle casse comunali.
L’importo varia a seconda dei dipendenti, della qualifica funzionale e del ruolo all’interno del Comune, ma in media si aggira sui 4-5 mila euro a testa. E’ probabile che i dipendenti godranno di una rateizzazione, così da poter restituire i soldi indebitamente presi senza gravare eccessivamente sul bilancio familiare.
6 agosto 2014

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