E’ stato doloroso ma era necessario: per garantire la sicurezza dei bambini, il Comune di Tortona ha dovuto abbattere tre tigli e un ippocastano nel cortile della scuola primaria “Gianni Rodari” che a breve diventerà ingresso principale della nuova scuola media.
L’assessore alla Pubblica Istruzione risponde così a chi era pronto già a protestare contro quello che a prima vista sembrava un taglio indiscriminato e che invece è giustificato da ragioni di sicurezza in quanto le radici degli alberi spingevano sul manto asfaltato, inoltre potevano costituire un pericolo a causa anche della grande quantità di bambini che usciranno da scuola.
Questo infatti, non sarà più un cortile interno ma un vero e proprio ingresso alla scuola.
I lavori di allestimento della futura scuola media che il prossimo anno ospiterà anche i bambini della Sarina dichiarata inagibile, sono già iniziati e il Comune, proprietario dell’edificio almeno inizialmente non sembra aver ritenuto necessario informare gli insegnanti anche perché la maggiorparte di loro sono in ferie.
“Tuttavia – dichiara l’assessore Marcella Graziano – per la giornata di lunedì abbiamo convocato un incontro con le insegnanti per fare il punto sui lavori. La scuola al momento è senza dirigente scolastico perché quello che c’era è stato trasferito e non ne è stato nominato ancora un altro. Un compito questo che come noto non dipende dal Comune, per cui come verrà nominato provvederemo ad informare anche il nuovo dirigente scolastico.”
Il plesso della Rodari, da settembre ospiterà tre livelli di scuola: materna, elementare e media, per cui, per andare incontro alle esigenze dei genitori e consentire il trasferimento della Sarina in questa scuola e non dal capo opposto della città, con evidenti disagi per i genitori, molti dei quali non possiedono l’auto è stato necessario, a quanto pare, provvedere momentaneamente allo smantellamento della biblioteca e del Laboratorio Scientifico, ma tutto sommato è stato un sacrificio accettabile, anche se qualcuno ha già protestato, ma si sa, come abbiamo già avuto modo di scrivere, tutto è legato all’animo umano: qualsiasi cosa uno faccia è destinato a suscitare proteste, o da una parte o dall’altra, perché il consenso universale, non può esistere.
7 agosto 2014