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Dal 2009 Tortona, è la seconda città della provincia per numero di bambini stranieri accolti

bambini a scuola  QEgregio Direttore,

Tortona non è una città razzista; lo dimostra il numero dei nuovi iscritti in anagrafe, in età prescolare e provenienti dall’estero. Quale famiglia sceglierebbe di far crescere i propri bimbi in un luogo poco accogliente, ostile, dove oltretutto il lavoro scarseggia? Da genitore, non sceglierei mai di portare i miei figli in un luogo ove non sia possibile garantire loro una infanzia perlomeno serena. Da questo fondamento, scaturisce la mia ricerca. Ed ho scoperto che, nell’ultimo anno, Tortona è stata la seconda città più accogliente della provincia, superata solo dal capoluogo, Alessandria, per numero di bimbi registrati all’anagrafe sotto la voce “provenienti dall’estero”. Parliamo, quindi, di famiglie che non erano già presenti sul territorio nazionale, e vediamone l’andamento negli ultimi 5 anni.
Dati estratti dal Sistema Regionale http://www.ruparpiemonte.it/infostat/index.jsp

 

Fascia di età prescolare: 0-5 anni



In tenera età è più facile imparare un nuovo linguaggio, e la frequentazione della scuola materna e della scuola dell’infanzia, è considerata come un percorso ottimale per l’integrazione dei bambini, così da apprendere il linguaggio del nuovo paese in cui sono venuti a vivere nella maniera più semplice, attraverso le modalità del gioco e delle relazioni con i coetanei.

2013: I nuovi arrivi di bimbi dall’estero sono stati 8 a Tortona, 7 a Casale Monferrato, 6 a Novi Ligure, 22 ad Alessandria, su un totale di 68 bambini in età prescolare trasferiti in tutta la provincia di Alessandria e provenienti direttamente dall’estero.

Anche negli anni precedenti, Tortona è sempre stata una meta gradita ai nuovi arrivi, assieme a Casale Monferrato. Novi Ligure, invece, dai dati non sembra una città particolarmente gradita dai flussi migratori che comprendono famiglie con figli.

2012: Tortona e Casale Monferrato accolgono 8 bambini ciascuna, Novi Ligure 6, Alessandria 19. L’intera provincia di Alessandria 69.

2011: Tortona e Casale Monferrato accolgono 8 bambini ciascuna, Novi Ligure 6, Alessandria 19. L’intera provincia di Alessandria 77.

2010: Casale Monferrato accoglie 9 bambini, Tortona e Novi Ligure 8, Alessandria 26 . L’intera provincia di Alessandria 92.

2009: Casale Monferrato 12, Tortona 10, Novi Ligure 7, Alessandria 25, sono stati 99 gli arrivi dall’estero in tutta la provincia.

 

Fascia di età dell’obbligo scolastico: 6-15 anni

Se per la fascia di età prescolare, Tortona si contendeva il primato di città ospitale con Casale Monferrato, per la scuola dell’obbligo (quindi il percorso elementari-medie-biennio superiore) Tortona, nell’ultimo triennio batte tutti ed è seconda solo ad Alessandria. Nonostante sia leggermente più difficile l’approccio scolastico per i ragazzi che arrivano in un paese di cui forse non conoscono la lingua, Tortona ha registra valori notevolmente più alti di arrivi dall’estero rispetto a Novi, mentre Casale diventa il fanalino di coda. Merito delle scuole? Merito del servizio di supporto agli studenti stranieri offerto dai Comuni? La risposta, forse, viene dai dati.

2013: I nuovi iscritti provenienti dall’estero sono stati 26 a Tortona, 25 a Novi Ligure, 20 a Casale, 80 ad Alessandria. 285 in tutta la Provincia.

2012: Tortona 32, Novi Ligure 25, Casale 20, Alessandria 82. 318 in tutta la Provincia.

2011: Tortona 41, Novi Ligure e Casale 28, Alessandria 80. 380 in tutta la Provincia.

2010: Novi Ligure 39, Casale 39, Tortona 36, Alessandria 120. 454 in tutta la Provincia.

2009: Novi Ligure 43, Tortona 34, Casale 33, Alessandria 99. 416 in tutta la Provincia

 

La situazione preesistente

 

http://www.aslal.it/allegati/PEPS/Profilo_Tortona_18_01_10..pdf
I dati pubblicati nello studio della ASL AL (datato 2010) forniscono un’immagine della consistenza della popolazione scolastica proveniente da altri Paesi, e , conseguentemente, la marcatura dei nuovi
bisogni e aspettative.

Dalla tabella, si nota come i Distretti di Tortona siano nettamente al di sopra della media regionale nel quinquennio 2001-2006.

Secondo l’ASL AL, questo è un “Indicatore da monitorare per garantire un giusto equilibrio di presenza nelle classi tra studenti immigrati e non, per evitare la formazione
“involontaria” di classi con eccessiva presenza di studenti che non parlano italiano.
Il Comune di Tortona, a quanto pare, ha prontamente recepito questi autorevoli suggerimenti, poiché proprio dall’anno successivo, 2011, i dati sopra riportati evidenziano l’aumento tra i nuovi arrivi di stranieri provenienti dall’estero.

 

Il merito di chi è? Due nomi, una garanzia

Attraverso quali strumenti ed interventi si è concretizzato questo risultato? Credo che un ruolo importante sia stato quello di impiegare risorse del Servizio Civile, nel progetto ideato e curato da due nomi conosciutissimi: la Responsabile del Servizio civile nazionale del Comune di Tortona, Luisa Iotti, e la Responsabile dell’ Ufficio Politiche Giovanili, Silvana Muratori.

I risultati conseguiti nell’impiegare il servizio civile per favorire l’aggregazione fra pari nelle fasce d’età 1/14 anni, promuovendo azioni di sostegno all’integrazione di minori immigrati, spesso oggetto di discriminazioni, hanno premiato il loro impegno.

Tra le iniziative a sostegno, realizzate dai servizi socio educativi del Comune di Tortona, vi è il progetto che coinvolge ed include anche i bambini e le bambine e i preadolescenti stranieri presenti sul territorio nelle tre Case dei Bambini e in Mediamente – come riportato nella tabella sottostante secondo i dati di presenza rilevati dall’Ufficio Istruzione del Comune di Tortona per l’anno 2011/2012.


http://www.comune.tortona.al.it/allegati/servizio_civile_2013_progetto_integrale_iostoconibambini_131211121358.pdf
Forse le scuole di Tortona sono migliori di quelle ubicate a Novi e Casale, nella buona pratica dell’accoglienza e dell’inserimento, ma un particolare merito va, sicuramente, a questi progetti ed alle fondamentali azioni di sostegno all’integrazione di minori immigrati o compresi in aree sociali con difficoltà, che si ponevano come obbiettivo. Il risultato? Secondo le statistiche regionali, Tortona è la meta preferita dei flussi migratori.

Annamaria Agosti

11 agosto 2014

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