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Cinema: “Il Pianeta delle Scimmie Revolution” al Megaplex Stardust, gran film sull’umanità e sui sentimenti

L'attore Andy Serkis e la trasformazione in Cesare

L’attore Andy Serkis e la trasformazione in Cesare

Chi si aspetta di vedere un film di fantascienza, catastrofico, sulla pandemia o altro rimarrà deluso, perché “Il Pianeta delle Scimmie Revolution” è tutt’altro che questo, ma a conti fatti è un film stranissimo e anche se è stato scritto molto sul tema, molto, molto originale, perché, forse per la prima volta sullo schermo, scimmie e uomini sono messi sullo stesso livello.
Il regista, Matt Revees, autore di film molto particolari come Blood Story e Cloverfield anche qui dimostra tutta la sua originalità creando un film che forse è migliore del precedente, e comunque rappresenta qualcosa di atipico perché la vera storia di questo film non è la conquista della Terra da parte delle scimmie o la difesa di essa da parte degli uomini, ma l’animo ed i sentimenti degli esseri viventi. Siano essi uomini o scimmie.
Revees attraverso il film coglie l’occasione per tracciare uno spaccato della nostra umanità.
Il film, infatti, è basato sui valori: non ci sono uomini e scimmie, ma contrapposizione di valori, sia tra gli uni che tra gli altri.
Le due specie, con le scimmie che si stanno evolvendo e nel corso del film raggiungono l’evoluzione degli uomini si

Gli attori principali

contrappongono e quasi si fondo insieme che alla fine sono tutt’uno.
Così no0n ci sono più le specie ma i valori e i sentimenti: ci sono buoni e cattivi, scimmie (e uomini) che vogliono la pace e altri che cercano la guerra.
Il regista esalata soprattutto alcuni aspetti: la fiducia, la paura, l’amicizia, l’ipocrisia, la tenacia.
Entrambe le specie hanno un unico obiettivo: vivere, ma non capaci di farlo in sintonia, o almeno non tutti.
“Il Pianeta delle Scimmie Revolution” può essere considerato un film sui valori reali della vita e gli attori sanno interpretarli al meglio questi valori, a partire da Andy Serkis, l’attore che non vedrete mai sullo schermo ed impersona il ruolo di Cesare, grazie alla tecnica del “capture” cioè l’uomo che si muove, interpreta il film e poi la tecnologia digitale cambia il suo aspetto trasformandolo in una scimmia tenendo però “buoni” i Movimenti e le parole.
Serkis è maestro in questo avendo già interpretato Gollum ne “Il signore degli anelli” e se il libro di Tolkien iniziava e finiva con la stessa frase (Sono Tornato) “Il Pianeta delle Scimmie Revolution” inizia e finisce con la stessa inquadratura di Cesare: emblematica, che dice tutto.

2 agosto 2014

 

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