L’episodio avvenuto venerdì mattina ad Alessandria, forse la dice lunga su come le donne arabe, giunte in Italia, inizino a bere alcolici e far valere i loro diritti, anche se in questo caso dovrà essere il giudice a stabilire fino a che punto l’accoltellamento del marito sarà considerato reazione per legittima difesa.
Tutto è accaduto alle cinque di venerdì mattina al quartiere pista di Alessandria, quando il 118 ha segnalato ai carabinieri che una persona era stata accoltellata.
Giunta sul posto celermente, la pattuglia aveva modo di verificare che un uomo di 24 anni di nazionalità tunisina aveva delle ferite al braccio e nell’immediatezza lo stesso riferiva di avere avuto un violento alterco con la propria convivente marocchina di 26 anni culminato con un doppio accoltellamento al braccio sinistro.
L’uomo veniva trasportato dall’ambulanza presso l’ospedale cittadino per ferite lacero-contuse al braccio sinistro con una prognosi di 8 giorni, mentre la pattuglia, avuta la descrizione della donna, cominciava le ricerche soprattutto per i bar dove la donna aveva riferito al compagno di volersi recare per bere della birra.
La ricerca della pattuglia terminava in un bar di corso Cento Cannoni dove la donna veniva fermata dalla pattuglia proprio mentre beveva una birra. Controllata sul posto e considerata la possibilità che la donna potesse essere armata, veniva perquisita e trovata in possesso di un coltello a serramanico particolarmente affilato che veniva posto sotto sequestro.
La giovane è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Alessandria per lesioni volontarie aggravate e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
Secondo quanto emerso la giovane ha riferito di essersi solamente difesa dalle continue aggressioni fisiche del marito.

9 agosto 2014

carabinieri - G