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A Tortona ci sono alberi che hanno santi in paradiso, altri no

prugni - EEgregia Redazione,
essendo habitué di Facebook, ho trovato assai gustoso il siparietto comico avvenuto su una bacheca pubblica.  Il motivo scatenante l’indignazione della forza non-politica era l’indiscriminato tagli di alberi avvenuto nel giardino antistante una scuola.
Ecco, pur sorvolando su tutte le affermazioni inesatte contenute nel siparietto, mi domando come mai nessuno abbia trovato niente da eccepire quando un piccolo condominio di poche unità immobiliari aveva fatto tagliare i rigogliosi alberi appartenenti al verde pubblico posti nella via antistante l’edificio, con la motivazione “fanno frutti che cadono e marciscono. E gli uccelli li mangiano anche!”.
Uh, quale iattura, quale sciagura!
Gli inconsapevoli prugni europei giudicati colpevoli e senza alcun diritto d’appello, venivano abbattuti, sradicati e sostituiti da giovani ed esili virgulti, ancor oggi ben lontani dalla naturale funzione del verde urbano, bene fondamentale per la salute e la vita dei cittadini.
Poveri prugni. La loro unica colpa era quella di non essere stati piantati di fronte al domicilio di un attivista di un Movimento….

Lettera firmata


7 agosto 2014

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