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Un onorevole eletto in Veneto chiede al Ministro di fare qualcosa per lo smog ad Alessandria

Pubblichiamo di seguito l’interrogazione inviataci dall’associazione TUAlesandria che l’onorevole Oreste Pastorelli, originario di Rieti ed eletto in Veneto, membro della Commissione Ambiente della Camera, ha presentato al Ministro dell’Ambiente in merito agli elevati livelli di inquinamento atmosferico registrato ad Alessandria.
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Oreste Pastorelli

Al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare,

premesso che:

Com’è noto, secondo il rapporto di fine anno pubblicato dall’Agenzia Europea per l’ambiente (AEA, La qualità dell’aria in Europa – rapporto 2013), il 90% delle persone che vivono nei centri urbani dei paesi membri è costantemente esposto ad una concentrazione di inquinanti superiore ai limiti che l’Organizzazione Mondiale della Sanità riporta nelle sue linee guida;

un recente rapporto stilato da Legambiente ha evidenziato come, nei primi mesi del 2014, in alcune città italiane si siano registrati oltre 20 giorni di superamento (sui primi 36 giorni dell’anno) dei livelli consentiti di PM10 e PM2,5 consentiti dalla normativa vigente;

parallelamente il biossido di azoto (NO2), un inquinante secondario le cui fonti principali sono il trasporto su strada, il riscaldamento e i processi di combustione industriali, rappresenta ancora uno dei maggiori problemi irrisolti per quanto riguarda la sua concentrazione negli ambienti urbani;

con riguardo al territorio nazionale, ed eccettuate le grandi città, l’area della pianura padana risulta la macro-area maggiormente interessata da tali fenomeni di inquinamento dell’aria;

in particolare, e a titolo d’esempio, la relazione stilata nel 2012 dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Regione Piemonte sulla qualità dell’aria nel Comune di Alessandria – le cui risultanze sono state sostanzialmente confermate anche per il 2013 e parte del 2014 – ha rilevato una mediocre qualità dell’aria nel suddetto territorio, con

superamenti ripetuti dei limiti annuali/giornalieri di PM10, dei limiti annuali per gli ossidi di azoto e dei livelli di ozono estivo;

I dati indicano che nei primi 45 giorni dell’anno, a metà febbraio, si raggiungono già i 35 giorni di superamenti consentiti per legge, ad indicare che nei primi due mesi dell’anno si registra quasi un superamento al giorno;

Sempre secondo tale relazione “Questi episodi, non infrequenti nel corso degli inverni di pianura, determinano delle situazioni di accumulo pericolose per la salute, a cui si associa anche un aumento di ricoveri e decessi per malattie alle via respiratorie”;

Per quanto riguarda l’inquinamento da ozono, Alessandria presenta un livello significativo di inquinamento in periodo estivo, comparabile con i livelli registrati nelle altre stazioni urbane della regione Piemonte, confermando un trend negativo relativo a tutto il Nord Italia;

Secondo la citata relazione, dunque, permangono “per Alessandria condizioni di criticità sia per quanto riguarda le polveri fini PM10 e PM2.5 sia per il biossido di azoto, soprattutto in periodo invernale, mentre si riscontra un elevato inquinamento da ozono in periodo estivo. I parametri non mostrano variazioni di rilievo negli ultimi anni”;

Per far fronte a tali fenomeni appare estremamente importante e urgente intraprendere una serie di azioni integrate e tra loro ben coordinate volte ad incidere sull’efficienza del trasporto pubblico locale, ad implementare le reti ferroviarie, regionali e nazionali, ad incentivare l’abbandono del trasporto su gomma delle merci, nonché a ridisegnare l’assetto delle competenze istituzionali in ordine alla gestione di queste problematiche, le quali minacciano da vicino la salute dei cittadini;

con particolare riguardo a tale ultimo aspetto, è evidente come lo Stato non possa limitarsi a predisporre solo i limiti massimi di inquinamento (abbandonando a sé stessi Comuni e

Regioni), essendo invece necessario un suo intervento fattivo – di concerto con le Regioni e gli Enti locali – al fine di mantenere una qualità dell’aria in linea con tali limiti;

per sapere:

se il Ministro interrogato non reputi necessario, data la gravità della situazione, adottare, nell’ambito delle proprie competenze, o di concerto con gli altri dicasteri, le opportune iniziative, anche di carattere normativo, al fine di definire una nuova strategia nazionale nei confronti del fenomeno dell’inquinamento dell’aria nei centri urbani, e in particolare in quelli del Nord Italia.

 On. Oreste Pastorelli


28 luglio 2014

 

 

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