Un incontro il cui il Comune di Tortona ha finalmente fatto la voce grossa contro il depauperamento dell’ospedale Tortonese “Santi Antonio e Margherita” .
Un incotnro di ampio respiro e prospettive, dove il Sindaco ha presentato formale richiesta di accesso agli atti che contengono la relazione tecnica in base alla quale, secondo le fonti in possesso, il reparto di ginecologia a Tortona rappresentava una eccellenza del territorio.
Bardone ha ribadito con forza la sua determinazione nel cambiare corso al destino dell’ospedale di Tortona che ha già perso tre reparti e non ha visto attivarsi il servizio fisioterapico di rieducazione funzionale.
In particolare il primo cittadino ha portato all’attenzione dei vertici ASL i risultati disattesi, rispetto alle previsioni, del numero delle nascite registrate nell’ospedale di Novi Ligure a fronte della chiusura del reparto di ginecologia di Tortona. Inoltre, il Sindaco, ha esposto la paura di una futura chiusura di pediatria che potrebbe seguire la stessa sorte di neonatologia.
Bardone ha cercato di far capire all’Asl che qui adesso finalmente la situazione è cambiata e che la nuova Amministrazione comunale farà di tutto affinché il Piano dell’Asl venga realizzato anche per quanto riguarda l’ospedale di Tortona.
La dirigenza dell’Asl dal canto suo ha assicurando che pediatria, non essendo legata a neonatologia, resterà attiva a Tortona e ha giustificato i risultati di Novi alla luce del calo generale delle nascite nella provincia Alessandrina.
Per quanto riguarda, invece, fisioterapia e la rieducazione funzionale i vertici ASL aspetta dalla nuova Giunta Regionale uno sblocco del piano regionale.
2 luglio 2014