Percorrendone fra le gondole del supermercato, specie nei reparti degli elettrodomestici, compare una vecchia conoscenza: un apparecchio in grado di pulire la casa predisposti da produttori di prestigio, conosciuti in commercio con i nomi Navibot, Romba, Scoomba, secondo la denominazione scelta dai vari costruttori, dotate di memoria

Il principio di questo meccanismo è quello di sollevare i faticosi lavori di casa alle mamme; in questa direzione si esprimono i fabbricanti di elettrodomestici, tanto da inventare un oggetto capace di girare automaticamente per casa, pulendo negli angoli più remoti, nonché inaccessibili: insomma un modo per risparmiare tempo e fatica.

Il sistema, fra i più avanzati, consiste di un congegno rotondo alto pochi centimetri in grado di … percorrere per pulire la casa, dotato di occhi e memoria .. come spiega con competenza la solerte commessa.

Le sue parole stuzzicano la memoria, il pensiero torna indietro fin quando scorge un qualcosa di simile, già osservato nei lontani tempi passati quando un figlio di Arzani, noto Concessionario d’auto – moto con le vetrine all’angolo delle vie Marengo e Giorgio Solero, aveva escogitato un qualcosa del genere, certo molto rudimentale, inedito per quel tempo.

Il prototipo era munito di alcune spazzole sincronizzate con una pompa aspirante, mosso da un motore Mosquito di 49 cc, alimentato a miscela per gli spostamenti sopra la pavimentazione.

Il fragore, la puzza, nonché lo scarico sporcava assi più della quantità di polvere aspirata; questa, a sua volta, si spandeva nell’aria, poiché l’inventore aveva trascurato la necessità di convogliare la spazzatura in un contenitore chiuso ermeticamente, come s’usa oggi.

L’idea, seppur valida, non aveva assolto il compito preposto per cui il nostro inventore non s’era perso d’animo, anzi aveva sostituito il piccolo motore a scoppio con un altro ad alimentazione elettrica ricavato, dalla macchina per cucire.

L’irrespirabile puzza, il rumore erano eliminati; per contro la povere si spandeva nella stessa maniera di prima; il cavo, seppure di notevole lunghezza, collegato alla corrente non era sufficiente, s’aggrovigliava al primo intoppo, a volte staccando, la spina dalla presa, con l’arresto del ripetitivo lavoro di pulizia.

L’invenzione non aveva il successo meritato, il tempo la cancellava, comunque merita il ricordo in quanto, seppure con umili mezzi, senza le tecnologie di oggi, con tanta ingegnosità, qualcuno già pensava di sollevare i lavori casalinghi. Tuttavia qualcosa di nuovo si stava concretizzando.

 Franco Montaldo


10 giugno 2014