La prima vera emergenza della città è non perdere l’ospedale evitandone il possibile ridimensionamento. E’ questo, infatti, il problema più urgente di cui si occuperà il nuovo sindaco Gianluca Bardone che ha già predisposto, per mercoledì prossimo, 2 luglio, un incontro con i vertici dell’Asl per chiedere, tra le altre cose, la documentazione tecnica che riguarda gli interventi a suo tempo previsti per l’ospedale di Tortona.
I dati sulle nascite parlano chiaro: solo nel Comune di Tortona, nell’ultimo anno sono nati 218 bambini, ma di questi solo 101 a Novi Ligure, 49 a Voghera e 68 in Alessandria. Soltanto il 46,3% delle mamme tortonesi, quindi sceglie di andare a partorire a Novi Ligure. Una percentuale che viene praticamente confermata anche se si prendono in esame i dati della nascite in tutti gli altri 40 comuni del Tortonese: su 351 neonati, solo il 45,2% è nato a Novi Ligure, il 25% ad Alessandria, il 27% in ospedali fuori regione (Voghera e Genova) e il 2,1% in altri ospedali piemontesi.
Su 569 nati nel 2013 di quello che era il potenziale bacino dell’ostetricia di Tortona, quindi meno della metà partoriscono a Novi Ligure.
Trasferire l’ostetricia insomma non sembra essere stata una scelta molto felice, e adesso si parla pure di un trasferimento della pediatria. Ecco perché il Comune di Tortona (e non solo il sindaco e la maggioranza) intendono attivarsi subito per difendere l’ospedale e sollecitazioni in tal senso sono arrivate anche dai gruppi della minoranza che hanno accolto di buon grado l’intervento di Bardone.
Oltre che di difesa dell’ospedale, nel corso della prima seduta del consiglio, il consigliere Fabio Morreale ha sollevato la questione di una presunta incompatibilità del neo presidente del consiglio comunale Claudio Scaglia, titolare di un’agenzia di pubblicità. Il segretario comunale Alessandro Parodi ha dissipato ogni dubbio ribadendo che la Publiline di Claudio Scaglia non è titolare di una concessione che potrebbe essere incompatibile col ruolo politico che riveste, ma solo di un’autorizzazione per l’uso del suolo pubblico per l’istallazione di cartelloni pubblicitari. Scaglia paga al Comune la tassa sulla pubblicità e quella dell’occupazione suolo pubblico alla stregua di un gestore del bar per un dehor.
26 giugno 2014