I familiari dell’artista hanno donato, al Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne del Museo Civico della Città di Alessandria, novantasei incisioni fra cui alcune acquaforte eseguite attorno al 1970; opere raccolte per contribuire all’arricchimento del valore artistico a della nostra città
Parlare di Mario Annone, l’artista alessandrino, è sempre piacevole in quanto i suoi lavori possono ritenersi completi; sapeva trattare con la stessa delicatezza tanto l’incisione quanto la pittura, com’è possibile verificare in tutti i suoi quadri, quasi un filo conduttore fra l’inciso, il dipinto sempre costantemente presente in tutta la produzione artistica uscita dalla sua tavolozza
La minuzia dei suoi lavori … emerge dai delicati tratti.., come qualche commentatore ha avuto occasione di soffermare l’attenzione, or son parecchi anni.
La mano di Mario tendeva a risaltare le figure di fiori, insieme agli scorci dei paesaggi, i nostri paesaggi pur soffermandosi a trarre l’essenzialità del soggetto, con la sfumatura dei contorni, non necessariamente importanti; piuttosto sapeva focalizzare la concentrazione sul soggetto per lui importante, anzi essenziale quale fulcro primario dell’intera sua opera.
Tutta la creatività nasceva spontanea, si sviluppava in tutta la sua estensione.
Anzi pareva volesse lasciare all’osservatore la facoltà d’immaginare come meglio crede, stuzzicando la fantasia.
La forza artistica dei suoi quadri è concentrata tutta sul disegno, con le diverse gradazioni dei colori, meglio sa distinguersi nel bianco e nero, laddove ricalca, con maggior perizia i giochi d’ombra, amalgamati sia nella figura stessa, come nei contorni risaltando l’essenzialità delle forme, senza toglier nulla al soggetto ritratto, piuttosto arricchendolo.
I lavori usciti dalla sua fantasia parlano di casa nostra, coglie le cose vicino a noi, incastonate nelle nostre colline alternate alla pianura da cui sapeva scegliere i migliori argomenti per fermare l’immagine, suggerita dalla sua sensibilità di artista.
Franco Montaldo