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Per vendetta spaventa l’ex moglie nascondendosi nel cofano della sua auto, arrestato tortonese rumeno

bagagliaio - IOltre 100 telefonate al giorno da quando aveva lo aveva lasciato, insulti e minacce e poi l’ultima trovata dell’ex marito che si nasconde nel cofano della macchina e la spaventa a morte.

Ma questa è stata l’ultima goccia, quella che ha fatto rovesciare il vaso ed ha indotto la donna a rivolgersi a carabinieri.

Così domenica sera, mentre la città era intenta alla battaglia elettorale, lui V.I. 35 anni, tortonese di origine rumena, si era appostato sotto casa della moglie dalla quale si stava separando e che da tempo stava perseguitando.

Non immaginava che nelle vicinanze erano presenti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Tortona che lo hanno arrestato per stalking.

La donna, coetanea, anche lei di origine romena, aveva sporto contro di lui diverse denunce dapprima per maltrattamenti in famiglia, quindi per molestie e in ultimo per “stalking”.

I rapporti tra i due, ormai compromessi da anni di incomprensioni e violenze, avevano trovato un punto di non ritorno. Lui operaio con il vizio delle “macchinette mangiasoldi”, lei altrettanto impegnata in un lavoro in fabbrica nel tortonese ma sempre attenta alla famiglia e ai figli. In questi ultimi tempi l’uomo aveva avuto comportamenti sempre più violenti e le sue minacce diventavano sempre più gravi.

Depositata la prima denuncia dai carabinieri, la moglie si allontanava spontaneamente dalla casa coniugale ottenendo aiuto dal centro antiviolenza “Medea” di Alessandria, ma non è bastato perché il marito continuava a tediarla: a volte, l’uomo, per terrorizzarla, si nascondeva addirittura nel bagagliaio nel bagagliaio della vettura della donna (nella foto) e al suo arrivo, all’uscita dal lavoro, spalancava di colpo il portellone comparendole di fronte e spaventandola a morte.

Stanca di questi comportamenti, nella donna si era creato uno stato di ansia e terrore, che le ha fatto cambiare abitudini, compagnie e modi di vivere..

Domenica notte, però, i carabinieri hanno (si spera) posto viste alle vessazioni.

L’uomo, a bordo della sua macchina, riuscito a scovare il nuovo indirizzo della moglie, e con l’intento di avvicinarla, secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri, si era appostato sotto la casa di lei.

Convinto di essere solo l’ha chiamata col telefono cellulare come sempre faceva in questi ultimi mesi ed ha iniziato una sequela di minacce.

I carabinieri, però, stavolta lo colgono con il telefono in mano e scorrendo le chiamate ne scoprono oltre cento al giorno indirizzate alla sventurata signora.

Nel bagagliaio della sua macchina trovano un cutter sfollagente e delle mazzette da muratore. L’uomo viene arrestato in flagranza di reato e rinchiuso in carcere ad Alessandria.

Il giudice nella giornata di martedì però, ha rimesso in libertà l’uomo con la misura cautelare dell’allonatanamento dall’abitazione e dai luoghi di lavoro della vittima.

Nel caso in cui non rispettasse queste disposizioni, verrà nuovamente arrestato.

 11 giugno 2014

 

 

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