A fine marzo la Conferenza dei servizi aveva bocciato il progetto evidenziandone le numerose criticità e un rilevante impatto ambientale in una zona protetta.
Si tratterebbe infatti di una briglia di cemento larga 6 metri e lunga 250, alla stregua di “un terzo ponte sulla Scrivia”, com’è stato definito dall’ingegner Coffano. Così la procedura per la valutazione di impatto ambientale e per il rilascio dell’ autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio dell’impianto era stata sospesa.
Il 4 giugno scorso la ditta proponente, la Green Hydro 2 di Roma, ha presentato ulteriori integrazioni e quindi lunedì il progetto verrà nuovamente valutato dalla Conferenza dei servizi. Mentre però l’amministrazione Berutti, dopo un iniziale parere negativo, aveva poi dato il via libera al progetto «per la ricaduta positiva sul territorio per le necessarie opere che ne sarebbero derivate di messa in sicurezza in modo permanente dell’argine destro dello Scrivia», il nuovo sindaco Gianluca Bardone, che già in campagna elettorale aveva espresso parere negativo, continua a nutrire forti perplessità e ha bisogno di tempo e di supporti per valutare il da farsi.
«Il breve periodo di tempo concesso per l’espressione del parere – dice Bardone – non permette all’amministrazione appena insediata di fornire ulteriori contributi per un’accurata valutazione della proposta».
Il nuovo sindaco ci tiene però ad evidenziare due aspetti importanti: «Occorre ribadire innanzi tutto la necessità di salvaguardare il valore ambientale e naturalistico del torrente e delle sue pertinenze (Parco dello Scrivia). Il torrente inoltre non si sviluppa con un unico percorso: il suo alveo ha una natura pluricursale che dev’essere garantita in un’ottica unitaria e di ampia visione come quella del Contratto di fiume. Sono in corso riunioni ed approfondimenti in queste ore per arrivare a lunedì con una posizione più garantista possibile per il nostro ambiente». Le cose si complicano dunque per la Green Hydro 2: adesso è contrario anche il Comune di Tortona, oltre a quello di Castelnuovo Scrivia che già si era espresso nelle precedenti riunioni della Conferenza dei servizi.
17 giugno 2014