Per il sesto anno consecutivo l’Azienda Ospedaliera presenta i propri risultati di attività in occasione della pubblicazione del Bilancio Sociale, documento con il quale l’organizzazione comunica annualmente in modo volontario gli esiti della sua attività, non limitandosi ai soli aspetti finanziari e contabili.
Il Bolancio sociale è stato presentato dal direttopre dell’Aso Nicola Giorgione che ha sottolineato trea i vari aspetti come l’Aso sia ancoira una delle poche a<ziende sanitarie a presentare il Bilancio (l’Asl non l’ha fatto ad esempio – nrd) e soprattutto come dai dati della servizio di certificazione relativo alla qualità, l’aspedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria sia uno dei migliori in assoluto del nord Italia.
L’Azienda riesce a garantire i servizi grazie al patrimonio delle risorse umane, con i suoi 2227 professionisti, il 90% dei quali dedicati all’assistenza (ruolo sanitario, tecnico e professionale) e il restante 10% all’attività amministrativa, un lavoro spesso nascosto ma a supporto degli operatori in prima linea.
Per quanto riguarda l’aspetto prettamente economico, va segnalato che alla data di pubblicazione il bilancio consuntivo non sia ancora approvato dalla Regione Piemonte: al 31 dicembre il bilancio si chiudeva in pareggio, con un valore della produzione per il 2013 che si attesta intorno 223 milioni di euro.
Per quanto concerne il cuore dell’attività sanitaria, vanno segnalati: il totale dei ricoveri 27.874; gli interventi chirurgici 15.732; i parti 1.332; il tasso di occupazione, pari all’87%; le prestazioni ambulatoriali 1.826.387; 61.643 gli accessi al pronto soccorso, di cui 36.986 al Civile, 29.957 all’Infantile; 54.623 gli interventi realizzati dal 118.
Il Direttore Generale commenta: “Il Bilancio Sociale si inserisce a pieno titolo tra gli strumenti che l’Azienda implementa sistematicamente da anni per informare e coinvolgere i pazienti e tutte le parti interessate. Abbiamo inserito alcuni dati relativi al progetto Academy, una rete di Aziende Ospedaliere che comparano i propri indicatori utili a valutare l’andamento aziendale, dove abbiamo ottenuto risultati gratificanti. E nel documento sono presenti gli indicatori del Piano Nazionale Esiti, quasi tutti positivi per l’Azienda, informazioni in piena trasparenza che permettono al cittadino di giudicare come l’Azienda garantisca alla propria popolazione livelli adeguati di tutela della salute.
Nonostante le evidenti difficoltà del contesto legate al piano di rientro e al blocco parziale del turnover del personale, l’Azienda con grande sacrificio di tutto il personale è riuscita a mantenere buoni livelli e auspica una revisione nei finanziamenti per il prossimo futuro, tali da consentire il mantenimento delle attività, nonché il proprio ruolo di leadership. Significativi i risultati raggiunti dal punto di vista della produzione scientifica, con quasi 500 pubblicazioni e le collaborazioni scientifiche con numerose realtà, utili a rispondere in modo sempre più innovativo ed appropriato alle esigenze di salute del bacino di utenza”.
Ad aprire i lavori il saluto di Ugo Cavallera, mentre dopo la relazione di Giorgione, è seguita quella del prof. Federico Lega, che ha evidenziato le buone prassi manageriali messe in atto dalla direzione aziendale. In un quadro complessivo abbastanza complesso, l’Azienda ha saputo adattarsi e ottenere i risultati presentati dal direttore.
In conclusione, il Prefetto Romilda Tafuri ha sottolineato la costante e proficua collaborazione che lega le due istituzioni, evidenziando il ruolo di riferimento dell’ospedale, quale luogo di cura e assistenza, che emerge anche dalla sua capacità di attrarre risorse, umane ed economiche. Tutto ciò è reso possibile dalla professionalità e dall’umanità del personale, dalla capacità di ascolto e dall’innovazione del management: strumenti di rendicontazione trasparenti come il bilancio sociale dovrebbero essere realizzati da ogni amministrazione pubblica.
7 giugno 2014