L’Istituto rideterminerà le pensioni applicando coefficienti di rivalutazione delle retribuzioni attribuite per i periodi di mobilità. Tali coefficienti, convalidati di recente dall’ISTAT, prenderanno in considerazione il periodo che va dal 2009 in avanti.
Le liquidazioni, in quanto provvisorie, saranno soggette ad operazioni di ricalcolo anche in assenza di domanda degli interessati.
A decorrere da luglio 2011 si applica una norma che cristallizza l’importo della pensione liquidata se non viene variata entro tre anni. Proprio per questo, l’INPS ha organizzato l’attività delle proprie strutture piemontesi per liquidare tutte le pensioni interessate dal problema prima della decadenza dei termini che fanno decadere dal diritto all’aggiornamento dell’importo.
Saranno definite nei termini di legge anche le altre variazioni richieste dai pensionati per cause legate a mancanze o errori nel calcolo originario delle pensioni.
17 giugno 2014
Giovanni Firera
Responsabile
Informazioni Istituzionali e Relazioni con il Pubblico