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Autonomia scolastica e trasporti al centro della Conferenza permanente di Casale


Si è riunita nella Sala consiliare di Palazzo San Giorgio la Conferenza provinciale della scuola e della formazione del distretto casalese (Conferenza permanente): sul tavolo tre spinose questioni che il mondo scolastico sta affrontando.
Autonomia scolastica, diritto allo studio e trasporti sono stati, infatti, al centro dell’incontro, che ha riunito, oltre ai rappresentanti della Provincia di Alessandria, dirigenti scolastici, sindaci, operatori ed enti del mondo della formazione, facendo il punto della situazione e analizzando nel dettaglio le diverse criticità.
Tra gli aspetti positivi, sicuramente la notizia dell’ottenimento da parte del Cpia (Centro Provinciale Istruzione Adulti), dopo l’anno di sperimentazione, dell’autonomia scolastica già a partire dal prossimo anno scolastico: a questo punto si dovrebbe provvedere alla nomina di una dirigenza indipendente e all’individuazione del personale amministrativo, e non, da destinare al nuovo istituto.
Sul fonte delle problematicità, invece, il sindaco di Casale Monferrato, Titti Palazzetti, ha voluto sottolineare in particolare quella legata al diritto allo studio: «Negl’ultimi quattro anni la Regione Piemonte ha portato gli stanziamenti da 22 milioni di euro a 6 milioni di euro: un taglio inaccettabile. In questa voce ci sono servizi come il sostegno didattico, la refezione scolastica e i trasporti, indispensabili per offrire una scuola di qualità agli allievi e alle famiglie. Sono certa che il neo assessore regionale Gianna Pentenero sarà sensibile alle richieste del territorio su questo tema».
Sul versante trasporti, il sindaco Palazzetti ha ribadito la ferma volontà di portare le istanze del territorio, in modo condiviso e unitario, sul tavolo dell’assessorato regionale per la riapertura della linea ferroviaria Casale – Vercelli e il miglioramento dei collegamenti all’interno del distretto casalese.
È stato, infine, affrontato lo spinoso nodo delle competenze provinciali in ambito scolastico (come ad esempio l’edilizia degli istituti superiori): «È emersa la preoccupazione sul futuro delle competenze provinciali – ha concluso Titti Palazzetti -, credo si debba già iniziare a ragionare su quali percorsi intraprendere, con un impegno concreto dei sindaci affinché non si arrivi impreparati alle prossime modifiche».

 

20 giugno 2014

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