Il Ministero dell’ Economia e delle Finanze ha infatti deciso il 23 giugno che, considerata l’incertezza normativa che ha caratterizzato il meccanismo del versamento della prima rata della TASI le sanzioni, a norma dello Statuto del contribuente ( legge 27 luglio 2000, n. 212), “non sono comunque irrogate quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria”. Per questo il MEF ha stabilito un “termine ragionevole” fissato in 30 giorni entro il quale i contribuenti possono effettuare i versamenti dovuti senza sanzioni o interessi.
Molti contribuenti alessandrini dal 16 al 23 giugno avevano invece seguito l’iter del “ravvedimento operoso” che prevede una maggiorazione dello 0,2 per cento giornaliero fino al tetto del 3,75 per cento.
La decisione della Giunta Comunale permette di cristallizzare al 26 giugno il tetto della sanzione e di fissarlo al 2 per cento fino al 16 luglio prossimo, permettendo così una misura di equità tra quanti in questi giorni hanno già versato il dovuto e quanti lo faranno entro la scadenza del 16 luglio.
“E’ una agevolazione doverosa – ha commentato l’assessore alle Finanze, Giorgio Abonante – che ci permette di mettere sullo stesso piano quanti hanno già pagato in questi giorni e quanti si accingono a farlo nei prossimi. Va comunque detto che la partita della TASI e dei suoi termini di pagamento ha raggiunto vette di confusione normativa assolutamente intollerabili. Ci auguriamo che nei prossimi mesi il Governo sappia mettere ordine in questa materia per permettere al contribuente onesto di pagare il dovuto senza inutili slalom burocratici”.
26 giugno 2014