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Un videdopoker su tre è irregolare


La Guardia di Finanza ha diramato il seguente comunicato che interessa da vicino tutto il nostro territorio.

“A testimonianza dell’impegno costante della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel contrasto all’illegalità nel settore dei giochi e delle scommesse, nella settimana dal 25 al 30 marzo u.s. è stata effettuata un’operazione congiunta focalizzata, in particolare, sul rispetto delle norme a tutela dei minori.

Nell’ultimo piano straordinario di controllo eseguito su tutto il territorio nazionale sono stati 2.266 gli esercizi controllati e 719 le violazioni contestate.

Complessivamente, i responsabili denunciati sono stati 487, le slot sequestrate perché manomesse o alterate 102 e 291 i punti scommesse irregolari chiusi.

Le Fiamme Gialle e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno effettuato controlli allo scopo di verificare l’iscrizione degli esercizi nell’apposito elenco, il possesso delle autorizzazioni, l’integrità degli apparecchi da gioco, il collegamento alla rete dei Monopoli e l’identità dei giocatori, con particolare riferimento alle sale da gioco vicine ai punti di ritrovo dei giovani.

In 37 casi sono state riscontrate violazioni delle norme a tutela dei minori, alcuni dei quali trovati a giocare o a scommettere, altri presenti in aree a loro non consentite in quanto destinate a giochi con vincite in denaro. Si tratta di violazioni in cui la normativa a contrasto del gioco minorile prevede anche la chiusura dei locali da 10 a 30 giorni.

Tra le sanzioni contestate anche quelle recentemente introdotte dalla Legge di Stabilità 2013, che prevede una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.500 a 15.000 euro per ciascun apparecchio messo a disposizione in luoghi pubblici, aperti al pubblico o in circoli e associazioni di qualunque specie che siano sprovvisti delle prescritte autorizzazioni, ove previste.

L’irregolarità più diffusa è risultata la raccolta abusiva di scommesse sportive mediante agenzie in tutto clandestine, anche per conto di allibratori esteri privi di autorizzazione, o mediante l’installazione dei c.d. “totem”. Si tratta di apparecchi forniti di un computer mediante il quale è possibile il collegamento alla rete internet e la partecipazione alla vastissima gamma di offerta di gioco presente sul web, con accesso sia alle offerte conformi alla disciplina nazionale che a quelle illegali proposte da operatori privi di concessione in Italia.

Altre violazioni rilevate sono state l’alterazione e la manomissione degli apparecchi da gioco.

Accertati, infine, anche alcuni casi di offerta di lotterie internazionali, vietate nel territorio dello Stato.”

 8 maggio 2014

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