La dottoressa E. Mele, team leader del Dip. Nanophysics, e il prof. I. Bayer, ricercatore dello stesso dipartimento, ci hanno presentato in modo chiaro ed efficace alcuni lavori della ricerca attualmente in corso nei settori della robotica e dei nuovi materiali.
Un esempio di applicazione tecnologica è I-cub, un robottino umanoide a cui si è data un’ intelligenza artificiale in grado di riconoscere gli oggetti da solo, come farebbe un bambino di 4-5 anni.
I nuovi materiali sono stati messi a punto partendo dall’osservazione della natura; alcuni sono ad esempio autopulenti come la foglia di loto, mentre altri possono creare dei film di cellulosa che intrappolano gli oli essenziali, secondo l’effetto Marangoni, sfruttato anche dagli insetti che si muovono sull’acqua. Sono attualmente in progetto anche materiali basati sulla cellulosa, la cui produzione parte dagli scarti di coltivazioni come quelle del cacao, spinaci, riso, e origano; i prodotti sono completamente eco-sostenibili e potranno sostituire totalmente la plastica nelle confezioni di cibo, nei tessuti e nel design. Oltre ad essere resistenti, essi hanno anche caratteristiche idrofobiche, magnetiche, antibatteriche e luminescenti.
Tutti i presenti sono stati così proiettati nell’affascinante mondo della ricerca in tutte le sue fasi, rimanendone piacevolmente sorpresi e molto colpiti. L’augurio di noi studenti è quello di ripetere al più presto molte esperienze simili e con la stessa qualità e disponibilità riscontrate durante il seminario.
Itis Marconi
26 maggio 2014