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Silenzio assoluto sulla sorte dei due cinema di Acqui Terme


Palazzo Levi ci ha messo come si suol dire la ‘faccia”, impegnandosi in prima persona il sindaco Enrico Bertero c on l’appoggio della Giunta comunale, tuttavia i risultati concreti stenterebbero a profilarsi all’orizzonte.

Il riferimento è alle due rimanenti sale cinematografiche acquesi dopo lo smantellamento del Garibaldi e dell’Italia, ovvero il cinema-teatro Ariston di piazza Matteotti, e il non lontano – e più piccolo come capienza di spettatori paganti – cinema Cristallo di via Cesare Battisti.

Il problema ha ovviamente un triplo riscontro: economico, turistico, culturale. Questa triplice dicotomìa è stata evidenziata in tempi non elettoralmente sospetti da parte di non poche associazioni culturali non a scopo di lucro agli esponenti della società nicese avente la titolarità per quanto concerne le due sale e ovviamente se ne è parlato nel corso dei summit che hanno visto gli ‘attori’ interessati sotto la supervisione esterna dell’amminstrazione municipale e l’interessamento dei gruppi di minoranza in consiglio comunale.

Da quel che è dato sapere a tutt’oggi una importante società ligure per ora top secret avrebbe dimostrato interesse a rilevare il cinema-teatro Ariston e il cinema Cristallo, per riqualificarli e al contempo adibirne una, si pensa al Cristallo, alla visione di pellicole 3D se non addirittura con la nuova tecnologìa ‘Isens’ o similare.

Si tratta però ancora di ipotesi che devono concretizzarsi.

“A suo tempo avevo affrontato la questione della rilevanza di avere almeno due sale cinematografiche con i gestori di Nizza Monferrato – spiega il presidente dell’Associazione no profit LineaCultura, Massimo Garbarino, che aggiunge: “la chiusura da circa ormai due anni delle sale acquesi ha avuto quale conseguenza una certa disaffezione di molti acquesi cultori del cinema con una dispersione dei medesimi sul territorio soprattutto in occasione delle prime visione di lungometraggi di una certa qual importanza artistico-culturale”.

Massimo Garbarino evidenzia inoltre che in questo modo è saltata pure la stagione teatrale precedentemente organizzata di concerto con l’assessorato per la cultura di Palazzo Robellini con il patrocinio diretto della Regione Piemonte e non solo.

Sta di fatto che se le indiscrezioni venissero confermate, sembrerebbe che i lavori per ripristinare al meglio l’Ariston e il Cristallo possano indicativamente cominciare salvo colpi di scena in tempo per la stagione autunnale sia cinematografica di prime visione in alta definizione, 3D o similar ‘Isens’ sia indicativamente per il contesto propriamente teatrale.

 4 maggio 2014

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