Il candidato Sindaco di Tortona Fabio Morreale ha le idee chiare su quello che si deve fare per rilanciare la città di Tortona una serie di progetti che prevedono di migliorare la capacità imprenditoriale del Comune e un massiccio coinvolgimento dei giovani.Questo emerge dalle 12 domande gli abbiamo rivolto.
La città è in ginocchio, soprattutto per quanto riguarda l’economia locale intesa come struttura globale che abbraccia tutti i settori. Cosa si può fare per migliorare la situazione? E in quali settori puntare per risollevare Tortona?
Come si puo’ negare che la città non sia in ginocchio, lo vediamo dal tasso di disoccupazione senza precedenti e dalla tragica chiusura di negozi storici dell’ex glorioso centro cittadino cosí come di moltissime aziende. Una buona Amministrazione Comunale deve valutare l’opportunità di concedere agevolazioni e sgravi sui tributi comunali in favore dell’imprenditoria. Inoltre siamo convinti che Tortona debba essere assolutamente rilanciata per cio’ che già possiede: bagaglio culturale e storico, prodotti locali di altissima qualità, un enorme potenziale turistico che non è mai stato seriamente preso in considerazione come grande fonte di ricchezza ed organizzato centralmente in modo manageriale. Importante resta il ruolo del Sindaco nei rapporti con la grande imprenditoria, ovviamente, favorendo nuovi insediamenti ma con il vincolo di garantire posti di lavoro principalmente alla cittadinanza tortonese al fine di rilanciare, anche in questo campo, l’occupazione.
Lavoro e disoccupazione giovanile: il Comune può fare qualcosa? E che cosa?
Non facile il periodo attuale per intervenire sul mondo occupazionale. un buon sindaco deve diventare un buon moderatore e catalizzatore tra mondo imprenditoriale e mondo del lavoro giovanile. quindi effettuare un abile ed autorevole rapporto di coordinamento tra i settori.
Smog: Tortona è una delle città più inquinate d’Italia per quanto riguarda le PM10, cosa può fare un sindaco?
È nostra convinzione che per risolvere il problema inquinamento sia necessario prevedere una serie di interventi radicali e pianificati con cura. Per iniziare la città andrebbe bonificata, lavando le strade, al fine di eliminare le 64 tonnellate di Pm10 che, ce lo confermano relazioni di esperti, sappiamo esservi depositate, ma, purtroppo, al momento attuale non conosciamo le effettive disponibiltà finanziarie dell’Ente e quindi non possiamo permetterci di mettere in programma azioni che potrebbero avere un costo elevato. Rimane inteso che nel caso la disponibilità lo consentisse questo sarebbe il primo passo, a seguire immediatamente il proposito di decongestionare il traffico che letteralmente soffoca il centro, soprattutto in alcune ore della giornata, aprendo parcheggi gratuiti in zone meno centrali o ai limiti della città, serviti da navette che permettano a cittadini, studenti e lavoratori, di muoversi piu’ agevolmente. In questo modo l’emissione di CO2 e polveri sottili subirebbe un primo abbattimento. In seguito verrebbe l’adozione di un vero e proprio piano d’azione per promuovere l’uso di fonti di energia sostenibile, favorire l’abitudine ai comportamenti virtuosi e per gestire al meglio la riqualificazione delle aree verdi già esistenti in città. Il nostro sogno è quello di avere una città pulita e sana.
Nostra intenzione è non ripetere gli errori fatti dalla precedente amministrazione perchè illuminazione corretta significa soprattuto sicurezza dei cittadini: non possono esserci zone buie in città e nelle vie scarsamente o malamente illuminate non ci si sente sicuri e tranquilli. Per ovviare ai problemi che abbiamo rilevato fino ad ora prima di tutto intendiamo individuare un gestore unico che dia imprescindibili garanzie di efficienza e rispetti rigorosamente i parametri fissati di energia ecocompatibile ed , ESSENDO ciò PARTE INTEGRANTE DEL pacchetto SICUREZZA , sul quale non abbiamo intenzione di accettare compromessi, non abbiamo la benchè minima intenzione di apportare tagli di spesa, per di più considerando che GLI IMPORTI devoluti a tale capitolo di spesa non sono DETERMINANTI SUL BILANCIO COMUNALE.
Parcheggi e viabilità: la critica riguarda le troppe aree blu a pagamento, il caos di auto davanti alle scuole, nei pressi del mercato e entrata ed uscita dalla città. Si può fare qualcosa?
Siamo perfettamente coscienti che tali situazioni rendano la città invivibile sotto molti aspetti: le soluzioni che valutiamo sono molte a partire dalla realizzazione di punti di raccolta degli studenti, o dall’ iniziativa navette, con interessanti incentivi per chi le utilizza, traffico privato fluidificato e potenziamento della mobilitàcollettiva, revisione del piano parcheggi a linee bianche, già snaturato da un’eccessiva presenza di linee blu. Inizieremo una vera e propria “guerra” all’uso indiscriminato delle strisce blu, che sta creando serie preoccupazioni e problematiche in Citta’, sia dal punto di vista economico che logistico. Dovranno assolutamente essere ridotte perchè è evidente lo squilibrio che il loro abuso ha creato: certe zone della città, fortunatamente poche, con il traffico eccessivamente congestionato, ed un tasso altissimo di inquinamento, dai cittadini giustamente a caccia di parcheggi alternativi, altre nelle quali invece decine di parcheggi restano inutilmente vuoti, perchè decisamente troppo onerosi.
Sviluppo urbanistico: ha senso progettare uno sviluppo urbanistico in una città in crisi? Ci sono progetti in merito?
Lo sviluppo urbanistico in un momento come questo è assolutamente trascurabile, l’unica ipotesi da prendere in considerazione è quella di favorire nuovi insediamenti produttivi che creino sviluppo e soprattutto nuovi posti di lavoro per la cittadinanza. Le ultime varianti urbanistiche approvate dall’attuale Amministrazione Comunale non devono essere prese da futuro esempio per l’edilizia urbana in quanto ne verrebbe fortemente deturpata, inoltre questo settore non è priorità allo stato attuale in un processo di sviluppo cittadino.
Cattedrali nel deserto: il teatro Dellepiane, l’ex carcere, il Parco del Castello, l’ex cotonificio Dellepiane e nel privato il teatro Sociale; ci sono progetti per valorizzarli? E con che soldi?
Non essendoci piu’ risorse, si deve pensare al coinvolgimento di soggetti terzi (Fondazioni, mondo della grande imprenditoria..) ed al reperimento di fondi Europei disponibili. Partendo dal parco del Castello, e proseguendo con la zona Delle Piane , dobbiamo iniziare un processo di decisa e costruttiva riqualificazione delle aree e degli edifici al fine di renderli utili e fruibili alla cittadinanza. Naturalmente si deve parlare di una riqualificazione seria e specifica, soprattutto nel reperimento delle necessarie coperture economiche, per la quale abbiamo già predisposto un piano particolareggiato tenendo conto non solo delle attuali esigenze che i cittadini stessi, di tutte le età, ci hanno suggerito, ma con un occhio di riguardo a quelle che saranno anche le necessità future della nostra città in tema di rilancio culturale, di sicurezza per i nostri ragazzi, di qualità della vita.
Giovani: Il centro Giovanile decentrato e ridotto ad un bugigattolo, iniziative quasi inesistenti, università abbandonata a se stessa e luoghi di ritrovo ridotti al lumicino. Ma vogliamo davvero che se ne vadano da Tortona?
Fortunatamente Noi arriviamo dal 2007, anno durante il quale ci siamo arricchiti attraverso una straordinaria esperienza concreta nel mondo giovanile e cioè la creazione dell’associazione Città dei Giovani,che ha ottenuto risultati molto importanti quali ad esempio l’organizzazione di numerosissimi eventi, basti pensare alle notti Bianche Tortonesi 2008 e 2009 che hanno portato in citta’ oltre 30.000 partecipanti, o anche fondamentali eventi nel campo della formazione, orientamento e lavoro con ben cinque edizioni del “Progetto Evoluzione” che ha coinvolto oltre 2000 studenti delle scuole medie secondarie. Quindi è per noi facile rilevare che gli ultimi anni di governo cittadino, non hanno di certo aiutato il mantenimento e il progresso del settore giovanile tortonese. I nostri giovani sono sempre piu’scontenti e costretti ai margini della città, un esempio lampante è l’ incredibile identificazione della nuova sede del centro giovani nei locali dello “Chalet Castello” in palese stato di abbandono.Cosi’ facendo si sono costretti i ragazzi ad andarsene non solo per il tempo libero ma soprattutto alla ricerca di nuove opportunitàoccupazionali. Dobbiamo quindi in maniera concreta cercare il modo di far tornare Tortona una città convincente e sicura per i giovani tortonesi. Ormai purtroppo non basta più parlare di “politiche giovanili”: è diventata questa un’espressione priva di un vero significato che tutti usano per mascherare la totale mancanza di idee concrete. Questo è il motivo per cui noi non ci limitiamo a “parlare dei giovani” noi i giovani li facciamo parlare in prima persona. E i nostri ragazzi stanno lavorando bene, sono coinvolti ed appassionati e hanno riscoperto, nella progettazione di una città anche a loro misura, la voglia di combattere per la loro terra.
Cultura e manifestazioni: sono in gran parte limitate alla presenza di bancarelle e mercatini, un decadimento che raggiunge l’apice con Santa Croce; eppure in città si contano circa 80 associazioni e una quindicina di Sale pubbliche. Il museo Orsi è inutilizzato, il teatro Civico in mano ai privati. Cosa fare?
Essendo stato per 13 anni parte integrante ed attiva dell’associazionismo cittadino Tortonese, come Presidente della SOMS Vhoese, Ideatore e socio Fondatore della “Città dei Giovani “e fondatore del Comitato Don Giorgio Caroli (attivo nel settore del volontariato) sono piu’ che mai coinvolto e consapevole del grave decadimento culturale che sta attraversando Tortona in questi ultimi anni. La cosa che però più ci preoccupa è il senso di abbandono e di rassegnazione che percepiamo: eravamo innamorati della Tortona romana, Medievale, della sua storia, dei suoi usi, delle sue feste tradizionali, eravamo fieri di aver dato natali e ospitalità a grandi personaggi storici, del mondo della grande arte, della pittura, della musica. Sappiamo che sotto la patina di apparente indifferenza c’è ancora tutto questo: nostro compito è riportare alla luce ed a nuova vita la nostra Tortona. Dobbiamo ripartire da una sorta di censimento. Recuperare la consapevolezza ed il controllo di tutto l’enorme patrimonio archeologico, storico, associazionistico, culturale mai propriamente valorizzato. Per far ciò la nuova parola d’ordine sarà “CREARE RETE”: imparare ad ascoltare e lavorare tutti insieme perchè siamo convinti che la cultura crei ricchezza e posti di lavoro se opportunamente gestita e rivalutata. Ed è anche questo che noi intendiamo quando parliamo di “Accademia del Territorio”.
Tortona ha perso il Tribunale, rischia di perdere la sede Inps ha visto fortemente ridimensionato l’ospedale e la stazione ferroviaria. Cosa può fare un sindaco per impedire la perdita di ulteriori servizi?
Un buon Sindaco deve amare e battersi per la propria città e mai darsi per vinto, se quello in cui realmente credi, è per il benessere della tua comunità. Se lotti con e per tutti i tuoi cittadini, ben difficilmente perdi le battaglie e soprattutto i “pezzi” importanti per la città. In questi ultimi anni abbiamo sempre intrapreso numerose battaglie a salvaguardia della Città, quali l’ultima vittoria ottenuta nei giorni scorsi, evitando di perdere la sede tortonese degli uffici INPS grazie alla raccolta delle 2500 firme dei tortonesi che hanno creduto nella nostra iniziativa. Evitando il peggio come accaduto con parte dell’Ospedale Cittadino, del Tribunale e della Municipalizzata ASMT.
Impianti e discariche: Oltre alla discarica, al depuratore e all’impianto di preselezione presto verrà costruito un biodigestore e probabilmente arriverà lo smarino del Terzo valico che potrebbe contenere amianto. Cosa intendete fare per salvaguardare la salute pubblica?
Il ruolo di governo di un Comune, è essere parte attiva nei processi di controllo e monitoraggio ed eventualmente agire con autorevolezza a tutelare il proprio territorio, al fine di assicurare l’inderogabile principo che prevede la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente. Una buona Amministrazione Comunale di concerto con i dirigenti scolastici ha l’obbligo di portare nelle scuole l’educazione all’ambiente ed all’ecosostenibilità, cosi’ facendo si darebbe inizio ad un processo efficacie di miglioramento ed evoluzione civico/culturale sulle future generazioni.
Qualità della vita: tre progetti di cui non abbiamo ancora parlato che cosa intende realizzare per migliorare la vivibilità di Tortona?
Fino ad ora abbiamo parlato di giovani e cultura e rilancio occupazionale, abbiamo tralasciato una grossa parte della popolazione: gli anziani. È ovvio che la maggiore pulizia, la sicurezza e la vivibilità migliorerebbero la qualità della vita di tutti noi, ma i nostri anziani sono la nostra memoria, le nostre tradizioni, sono i depositari del nostro amore per la città e come tali devono essere coinvolti nel nostro progetto di rinascita ed è nostro dovere tassativo averne cura come di un tesoro prezioso.
Un altro fine che ci proponiamo è quello di combattere per l’abbassamento della soglia di povertà delle famiglie tortonesi operando su più fronti.
E poi, non certo da ultimo ma primo fra tutti gli altri, un piano di architettura paesaggistica di tipo conservativo che renda piacevoli e fruibili le grandi aree verdi che abbiamo la fortuna di avere a disposizione e che finalmente dia alla nostra città l’aspetto curato e gradevole, a partire dagli ingressi all’area civica, che noi tutti ci meritiamo.
Nuovi parcheggi e navette per snellire i centri piu’ congestionati, accademia del territorio concentrata sull’architettura paesaggistica ed il rilancio della città a 360 gradi, ed un fantastico progetto giovani per i giovani…
20 maggio 2014