Oli esausti, pneumatici e parti meccaniche di automobili che venivano stoccati direttamente sul terreno in una discarica abusiva a Boscomarengo. Questa la sconcertante scoperta fatta dai militari della Guardia di Finanza di Alessandria in una zona recintata nei pressi della strada statale dei Giovi.
Nell’area, gestita da un cittadino italiano, titolare di Partita Iva, sono state sorprese due persone intente a smantellare vecchie autovetture, i cui rifiuti speciali come appunto l’olio esausto e le gomme venivano lasciati nel terreno.
All’interno di un vecchio capannone in disuso e pericolante sono stati, anche, rinvenuti ulteriori rifiuti altamente pericolosi (lastre di eternit – lesionate in più parti ed ammucchiate senza alcuna cautela -, carcasse di elettrodomestici e batterie), in grado di inquinare falde acquifere o terreni coltivati, in caso di pioggia o versamenti di qualsivoglia natura.
Nascosto, in diversi cassoni pronti per la vendita, poi, i militari hanno scoperto un ingente quantitativo di rame in forma di grondaie e cavi, questi ultimi del tipo di quelli usati per la conduzione elettrica, telecomunicazioni e linee ferroviarie.
Il titolare dell’attività non è stato in grado di dimostrare la lecita provenienza del rame che potrebbe essere rubato e la cui rivendita, sul mercato illegale può fruttare lauti guadagni, soprattutto in questi periodi di incertezza economica.
All’atto dell’accesso è stato identificato anche un cittadino di nazionalità marocchina, intento a svolgere attività lavorativa senza essere formalmente assunto.
Al termine dell’intervento, le Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 200 kg. di rame e
l’intera zona interessata nonché denunciato all’Autorità Giudiziaria il titolare dell’attività per ricettazione, per violazione alle norme in materia ambientale e per la gestione dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali senza avere a disposizione idoneo impianto di trattamento autorizzato delle scorie.
Una segnalazione è stata fatta anche all’Ispettorato del lavoro che comminerà una multa per l’impiego del dipendente che lavorava “in nero”.
28 maggio 2014