Dopo aver operato cinque anni come Sindaco di Tortona, Massimo Berutti ha deciso di candidarsi al Consiglio Regionale del Piemonte.
Lei si candida per il Consiglio Regionale del Piemonte: quale esperienza si è fatto nel tempo?
Dal 1995 al 1999 sono stato Consigliere comunale di Montemarzino e Consigliere della Comunità Montana, e nel 1999 mi è stato affidato l’incarico di Assessore con delega all’Urbanistica. Dal 1999 al 2004 sono stato Vicesindaco di Montemarzino, Consigliere e Assessore alla Comunità Montana con delega a Turismo, Cultura e Agricoltura. Dal 2004 al 2009 sono stato Sindaco di Montemarzino, Consigliere e Assessore della Comunità Montana con delega all’Urbanistica e allo Sviluppo Economico. Sono stato Consigliere provinciale, Consigliere di Alexala e del Consorzio “La strada del vino dei Colli Tortonesi”. Dal 2009 sono Sindaco del Comune di Tortona.
Direi che è un’esperienza ventennale che metto a disposizione del territorio.
Come ha vissuto questi cinque anni da Sindaco di Tortona?
Sono stati cinque anni difficilissimi. Credo sia stata una fase che ha rimesso a posto tante cose. Naturalmente ringrazio il Dirigente finanziario, la Giunta, i Consiglieri, la struttura.
Il ringraziamento più forte va ai cittadini perché nella fase più difficile generale si sono ulteriormente impegnati e hanno risposto con grande dignità.
In certi casi siamo stati usati dal sistema centrale per fare killeraggio sul sistema locale. Siamo come soldati mandati in prima linea. Lo Stato continua a usare l’Ente locale per vessare i cittadini. Se si governerà con buon senso e usando attenzione, si potrà cominciare a lavorare su depressione del carico sui cittadini. E’ stata un’esperienza pesantissima ma straordinaria. Ho sempre cercato di usare il buon senso. Questo credo sia stato un banco di prova importante.
Anche i rapporti con la minoranza e alcuni componenti della maggioranza sono stati poco idilliaci.
I partiti di maggioranza si sono sempre rapportati in modo collaborativo. A loro, ai Consiglieri comunali di maggioranza e agli Assessori va tutto il mio ringraziamento per la fiducia e il supporto. C’è stato qualcuno che ha sempre criticato ed osteggiato il nostro operato. Oggi, nonostante si professino persone di centro destra, sono in lista con il centro sinistra…
Con la minoranza, invece, nella prima parte del mandato, con un Consigliere comunale che giocava al massacro, non è stato certo idilliaco ma piuttosto teso. Sono comunque rammaricato dall’altra parte di minoranza che, a volte, non ha preso le distanze da questo signore e oggi addirittura si fanno sostenere.
In quest’ultima fase, avendo vinto la battaglia del risanamento, i rapporti si sono stabilizzati come avviene di solito tra maggioranza e minoranza.
Con l’approvazione del rendiconto direi che i frutti di questi cinque anni di sacrifici sono certificati e sono sotto gli occhi di tutti. E’ soddisfatto di questo risultato, sempre che si possa parlare di soddisfazione…?
Sono soddisfatto del risultato di salvataggio del bilancio evitando il dissesto che sarebbe stato devastante come ad Alessandria. Oggi consegniamo a chi verrà dopo di noi un bilancio risanato. Chi arriva potrà pensare al futuro e ad una progettualità per la nostra città, sempre, però, con la massima attenzione alle spese e alle entrate. Sono soddisfatto ma sono anche rammaricato per le azioni che ho dovuto compiere, e delle quali avrei fatto volentieri a meno, per sanare il Comune. Nel momento in cui hai un bilancio devastato devi fare delle scelte. In questi cinque anni non ho potuto fare politica. Ho fatto solo l’amministratore delegato del Comune.
Anche sul fronte societario avete incontrato non poche difficoltà ed anche in questo caso si sono visti ottimi risultati.
Per A.T.M. S.p.A. sono stati riaffidati i servizi realizzando anche un risparmio di spesa; abbiamo salvaguardato i posti di lavoro, evitato il fallimento della società, pagato i fornitori che dalla costituzione della società non avevano mai percepito quanto dovuto loro.
Oggi teniamo la società a responsabilità limitata per la gestione del ramo d’azienda dell’acqua e del canile.
Relativamente a Farmacom in questi giorni si è tenuta l’assemblea straordinaria per la messa in liquidazione della società indicando quale liquidatore l’avvocato Cesare Rossini, già amministratore unico della società. Ricordo che Farmacom nacque da una mancata vendita della farmacia nel 2010 ed è stato il primo passo del piano di risanamento. La società è stata fatta per salvaguardare i dipendenti e ci ha permesso di avere un anticipo sul contratto di gestione pari a 4 milioni e di assestare il funzionamento delle farmacie in termini specifici e razionali. Per fare più chiarezza va detto che le farmacie non sono state vendute a 450.000,00 euro, bensì a 450.000,00 euro più i 4.000.000,00 che avevamo già incassato come anticipo sul contratto di gestione. Se consideriamo che, ad oggi, le farmacie vengono vendute usando il fatturato come valore di vendita, noi che le abbiamo vendute complessivamente a 4.450.000,00 euro, con un fatturato di entrambe le farmacie pari a 3.000.000,00 euro, le abbiamo vendute a un buon prezzo.
Nonostante abbiate dedicato buona parte del vostro mandato amministrativo al risanamento delle casse comunali avete portato avanti numerosi progetti. Ce ne cita qualcuno?
Aver risanato un bilancio comunale evitando il dissesto è un’operazione di non poco conto. A parte questo abbiamo messo le basi per il PRG, approvato numerose varianti parziali che hanno permesso a realtà produttive di non rimanere bloccate e portare parecchi oneri nelle casse comunali, la riqualificazione della Torre del Castello finalmente riaperta ai tortonesi, la chiusura dopo anni della vicenda “ex Controlsonic”. Insieme ad altre realtà cittadine abbiamo portato avanti il progetto TortonaSolidale, l’housing sociale, la riqualificazione dell’area ex Alfa, lo Sportello disabilità e soprattutto abbiamo mantenuto, inalterati, non fallendo tutti i servizi della città e molto altro lavoro di riorganizzazione della macchina comunale.
Nonostante il disavanzo da ricoprire siete riusciti a realizzare interventi pubblici. Ce ne illustra qualcuno?
In questi cinque anni di mandato abbiamo fatto investimenti per 12.588.745,51 euro (i lavori ammontano a 7.490.864,48 euro e i servizi a un importo pari a 5.097.881,03 euro): tutti finanziati con contributi in conto capitale, apporto di capitali privati, proventi da dismissioni immobiliari e oneri di urbanizzazione. Noi non abbiamo acceso neanche un mutuo ed in più, ogni anno, abbiamo pagato la quota di capitale e di interessi pari a 5.000.000,00 di euro per rimborsare i mutui accesi dalle precedenti amministrazioni.
Tra gli interventi vorrei citare l’edilizia scolastica con 1.530.225,57 euro che ha interessato quasi tutte le scuole cittadine. Per le opere stradali, verde pubblico ed idrauliche abbiamo investito circa 3 milioni di euro. Tra i principali interventi vorrei ricordare quelli infrastrutturali nelle frazioni, il piano strade e marciapiedi che hanno interessato vie e strade sia cittadine che frazionali, la riqualificazione urbana delle frazioni, i lavori di consolidamento scarpata a valle di Via Luigi Magrassi in Frazione Mombisaggio e la sistemazione del cavalcavia di corso Alessandria.
Abbiamo fatto interventi sul patrimonio immobiliare per 1.717.000,00 euro, come la manutenzione straordinaria del Teatro Civico; rimozione amianto dai Fabbricati Dellepiane e Chalet Castello; riqualificazione Torre del Castello e del fabbricato dell’ex Convento dell’Annunziata.
Abbiamo investito 1.053.000,00 euro per l’edilizia cimiteriale e quasi 200.000,00 euro per l’edilizia sportiva con la manutenzione straordinaria presso il Campo sportivo “Carlo Cosola” e il ripristino delle coperture del Centro natatorio “Dellepiane”. Con l’utilizzo di fondi derivanti da risparmi di spesa abbiamo potenziato la rotonda già presente in piazza Roma e realizzata una nuova all’incrocio con corso Don Orione, via xx settembre e via Marsala che ha consentito di migliorare la viabilità in un punto nevralgico della città.
Sono stati posizionati due impianti fotovoltaici sulla copertura di altrettanti edifici pubblici. Uno è stato collocato sul tetto della palestra Coppi mentre l’altro è stato installato sulla copertura dell’Asilo Nido “Arcobaleno”. La realizzazione di questi impianti non ha comportato alcuna spesa per l’Amministrazione comunale.
Si è lavorato all’implementazione del piano di e-governance con la realizzazione ed attuazione del progetto wi-fi “Città senza fili”.
14 maggio 2014
Articolo Redazionale. Committente: Forza Italia