La risposta è molto semplice: in altre storie il protagonista è un super eroe soltanto, con i suoi straordinari poteri; qui i super eroi sono molteplici, ognuno con un potere diverso.
Più super eroi uguale più poteri straordinari, più diversità e maggiore spettacolarità sia nei fumetti che nei film.
Il regista è Brian Singer, già autore di X-Men e X-Men 2 realizzati però oltre 11 anni fa senza le moderne tecnologie e senza il 3D che aggiunge un ulteriore tocco di profondità alle scene.
In questo film la protagonista è Mystica, magistralmente interpretata da Jennifer Lawrence, ma tantissimi sono gli attori di primo livello che recitano nel film che citarli tutti sarebbe quasi impossibile.
Con gli X-Men, Stan Lee creatore di alcuni tra i super eroi Marvel più amati come L’uomo ragno, Thor, Devil, I fantastici 4, Captain America e molti altri, ha raggiunto forse l’apice della genialità.
Non solo, ma con gli X-Men entra in gioco un altro aspetto: se uno o pochi super eroi vengono visti dall’umanità con un fattore positivo perché aiutano l’uomo e lo salvano, tanti super eroi vengono visti come una minaccia. La diversità in gran numero, rischia di mettere in pericolo la razza umana, quindi va combattuta.
Un ribaltamento del super eroe che viene visto come cattivo e minaccia per la società.
E’ in questo concetto che la genialità di Stan Lee viene esaltata. Il super eroe che passa da amico a nemico ed è su questo concetto, che si basavano i film sugli X-Men che diventano atipici nel panorama dei super eroi.
“X-Men Giorni di un futuro passato” si basa ancora su questo concetto portandolo all’estremo, non solo, ma nel film entra in gioco anche il viaggio nel tempo con tutte le sue implicazioni.
Se poi aggiungiamo un cast di grandezza assoluta, il 3D, gli effetti speciali e tutto il resto ne esce un film quasi perfetto che scorre come un fiume in piena.
Un film assolutamente da vedere.
25 maggio 2014