benché non rientri nella prassi di questo Settore rispondere a lettere, istanze, segnalazioni formalmente o sostanzialmente anonime, come è di fatto quella della sedicente “La Tortonese indignata”, pubblicata in data 5 maggio u.s., nella mia qualità di dirigente proponente la deliberazione n.60 del 29/04-2014 “Approvazione schema di convenzione per la messa a disposizione di posti straordinari per la prima accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale”, con la presente, ritengo doveroso chiarire, ad onor del vero, quanto segue:
1) Alla RISS Cora Kennedy Sada il posto c’è, ed è innanzitutto ed immediatamente disponibile per gli anziani tortonesi che necessitano di ospitalità; questo si può, peraltro, evincere dalla determinazione n. 262 del 02/05/2014 di approvazione del verbale di ammissione del 30/04/2014, con il quale viene dichiarato “immediatamente accoglibile” (ed effettivamente accolto il 5/05-2014) un utente che aveva presentato domanda il 23/04/2014 (inserimento entro 5 giorni lavorativi, 11 di calendario);
2) I due posti non sono stati ricavati per sottrazione dalla disponibilità dei tre nuclei residenziali del Cora Kennedy, ma utilizzando – straordinariamente – una delle camere disponibili nel Centro Diurno;
3) La deliberazione della Giunta comunale di cui trattasi, datata 29 aprile 2014, risponde, in via emergenziale, ad una nota della Prefettura di Alessandria datata 13 gennaio 2014, dopo opportuna ricognizione delle strutture del territorio e non senza adeguata valutazione di tutti gli aspetti gestionali (organizzativi, relazionali, economici, ecc.);
4) La tariffa minima giornaliera per autosufficienti della RISS Cora Kennedy Sada, come da deliberazione n. 19 del 20/02-2013, è di euro 42,00 ed è onnicomprensiva; il buono pasto di euro 10,00 si riferisce al costo unitario per il fruitore occasionale della mensa (parenti ed amici degli anziani residenti) e non si somma, quindi, alla tariffa giornaliera, come invece scrive La Tortonese;
5) Il Comune di Tortona non “ci rimette dei soldi”, perché i 30,00 euro pro capite/pro die del rimborso prefettizio coprono interamente i servizi resi, che non comprendono l’assistenza tutelare, indispensabile invece per gli anziani ospiti;
6) Per quanto riguarda danni e conseguenti responsabilità, ogni struttura comunale gode delle necessarie coperture assicurative, mentre, come per tutti i contratti dell’Ente, il firmatario della Convenzione – cioè il dirigente – risponderà, se chiamato in causa.
Infine, per coerenza con la quotidiana attività del Settore Servizi alla Persona e alla Comunità, mi sia consentito far rilevare che nessuno, più di chi è costretto a lasciare la propria patria in guerra, conosce “lacrime e sangue” (purtroppo non metaforiche).
Per Tortona accogliere due giovani in cerca di futuro, per qualche mese, non è “fare i grandiosi”, nel senso mercificatorio e svilente usato dall’Indignata, bensì “essere grandiosi” in umanità, cioè onorare la propria nobile storia, riconoscerne la vocazione di terra d’incontro e, soprattutto, dare attuazione ai quei “grandiosi” principi che, in particolare agli artt.2,3,10 e 11, la nostra Costituzione pone alla base della convivenza civile, affinché essa sia pienamente umana.
Con i migliori saluti.
Luisa Iotti – Dirigente Servizi alla persona del Comune di Tortona
Ringraziamo il Comune per la risposta esaustiva e ci rammarichiamo per il fatto che tutti questi particolari non siano stati messi in delibera, perché crediamo che in quel caso la Tortonese indignata – magari – non avrebbe scritto la lettera che abbiamo pubblicato.
Una precisazione finale, però è necessaria: le lettere della Tortonese indignata non sono anonime come afferma Luisa Iotti, ma scritte sempre dalla stessa persona, cioè una lettrice che, per motivi suoi, ha chiesto di firmarsi con uno pseudonimo (la Tortonese indignata, appunto).
Noi conosciamo benissimo la sua identità ma non possiamo certo renderla nota.
7 maggio 2014