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Alessandria, Quale futuro per me.dea?

la presidentessa dell'associazione Me.dea Sarah Sclauzero

la presidentessa dell’associazione Me.dea Sarah Sclauzero

Paradossalmente, proprio questi mesi che hanno segnato una crescita dell’attività del Centro Antiviolenza e in generale dell’associazione, sono coincisi con il dilagare della sofferenza economica di me.dea a causa del mancato stanziamento di fondi da parte delle Istituzioni.

Oggi l’Aps fatica a mantenere le spese di gestione del Centro, la cui apertura è seriamente compromessa.

Per scongiurare la sciagurata ipotesi di chiusura, considerando che in provincia di Alessandria me.dea rappresenta l’unica risposta specializzata alla violenza sulle donne, le socie dell’Aps hanno dato inizio a un’intensa attività di fundraising per coinvolgere i privati (cittadini e imprese). Qualche primo importante risultato tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 è già arrivato, con generose donazioni da parte di cittadini e imprenditori che hanno permesso di far fronte in questi ultimi mesi alle spese di mantenimento del Centro. E’ di questi giorni, inoltre, il lancio della campagna per la raccolta del 5xmille che i cittadini possono donare a me.dea indicando sulla loro dichiarazione dei redditi il codice fiscale dell’associazione: 91027260065.

Contestualmente sono stati avviati tavoli e incontri con i Comuni dell’alessandrino e la Provincia di Alessandria per trovare un adeguato sostegno pubblico.

La ricerca fondi in questo momento è la priorità dell’associazione. Per questa ragione me.dea ha deciso di non investire energie e risorse nell’organizzazione di alcun evento per il suo quinto compleanno, ma di far sentire ugualmente, forte e chiaro, la sua voce e quella di tante donne che ogni giorno lottano per liberarsi dalle proprie prigionie.

 1 maggio 2014

 

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