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Ad Alessandria una mozione della Minoranza per riassumere una trentina di addetti degli asili

fabbio - IPiercarlo Fabbio e i presidenti dei capigruppo della minoranza Giovanni Barosini, Roberto Sarti e Gheorghe Raica hanno presentato una mozione che Impegna la Giunta a bandire la gara ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio mensa, con particolare attenzione a trovare soluzioni operative per le seguenti problematiche:

a) preparazione dei pasti nelle cucine di ogni asilo nido;

b) individuazione di nuove forme di gestione e modalità orientate a consentire alle operatrici, ora disoccupate, di poter riacquisire il posto di lavoro precedentemente occupato.

“Il Consiglio Comunale di Alessandria con voto a maggioranza – dice Fabbio – aveva adottato, in data 8 agosto 2013 una deliberazione di indirizzo scegliendo di definire un diverso assetto per “Costruire Insieme” oltre a scegliere di reinternalizzare i servizi di asili nido e scuole materne, già esternalizzati 12 mesi prima. Le sanzioni per lo sforamento del patto di stabilità 2013 hanno poi impedito l’accesso all’assunzione del personale precario da anni in costante, reiterato rapporto di lavoro con le Amministrazioni che si sono via via succedute. Il che ha creato ulteriori perdite di posti di lavoro ed una situazione non assolutamente recuperata in altri modi dall’Amministrazione Comunale.”

Secondo Fabbio la decisione del Consiglio ha avuto dunque come conseguenza una corposa espulsione dai processi occupazionali di buona parte dei lavoratori precari addetti ai servizi 0-6 anni, con particolare gravità per una trentina di unità lavorative addette alle mense degli asili nido.

“In molti casi – co ncluide Fabbio – si tratta di maestranze con una lunga esperienza a servizio dell’Istituzione comunale, le cui professionalità e qualità nell’erogazione delle prestazioni sono da ritenersi ampliamente provate. Il servizio di mensa, da sempre interno agli asili nido e sinonimo di qualità e di particolare apprezzamento da parte delle famiglie utenti, venne poi, con successiva decisione, affidato all’azienda Aristor ormai totalmente privata, dopo la cessione della residuale partecipazione del Comune di Alessandria, avvenuta nel corso dell’esercizio 2013. La normativa europea consente due modalità di affidamento di servizi: in house (affidamento diretto) e gara ad evidenza pubblica. Nel momento in cui è venuta a cadere la configurazione di società in house per Aristor, l’attuale normativa prevede che il servizio debba essere riaffidato tramite procedura ad evidenza pubblica. Nel frattempo il Comune – pur in presenza di concessione a più lontana scadenza – secondo legge, dovrà annullare i precedenti atti e procedere dunque a nuova gara, consentendo all’affidatario di svolgere il servizio entro e non oltre il 31/12/2014 (Decreto “Milleproroghe”). Stante queste premesse, e, in attesa che il Comune bandisca quanto prima una gara a procedura pubblica, sarebbe bene valutare positivamente anche la situazione di nostre ex dipendenti, attualmente disoccupate, la cui professionalità è conclamata e dimostrata nel corso di anni di servizio di buona qualità.”

 25 maggio 2014

 

 

 

 

 

 

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