Anche per il mese di agosto del 2014, con disappunto di decine di migliaia di persone, la linea ferroviaria Acqui Terme – Ovada Genova, che collega l’Alto Monferrato alla metropoli della Liguria “osserverà” due settimane di interruzione per i ‘soliti’ lavori di riqualificazione e di sostituzione di materiale rotabile ed elettrico con maggiore interesse nel tratto che oltreconfine concerne la provincia di Genova.
A renderlo noto è stato il presidente dell’Associazione pendolari dell’Acquese, Alfio Zorzan, che ha interessato personalmente il presidente dell’associazione acquese no profit LineaCultura, il giornalista Massimo Garbarino, oltre ovviamente all’Osservatorio pubblico del Comune di Acqui Terme sui problemi del trasporto rotabile. Massimo Garbarino, il cui sodalizio sia nel 2013 sia quest’anno, previo interessamento del presidente Zorzan per competenza istituzionale, ha portato avanti una sorveglianza a 360 gradi circa il buonfunzionamento delle obliteratrici presso la stazione FFSS cittadina, ha subito stilato un comunicato stampa speciale mettendo l’accento anche sul decoro di strutture di decisiva importanza quali per esempio il sottopassaggio da e verso le vetture oltre che ovviamente sulla sicurezza della storica struttura che ospita la Sala d’attesa riservata ai clienti/utenti in possesso del biglietto regolamente emesso e/o di un abbonamento in corso.
In sostanza, come ha reso noto il presidente Massimo Garbarino: “A seguito di un summit che ha avuto luogo previo interessamento della Direzione regionale della Liguria in sinergia con il Piemonte, “è emerso come l’inverno e i primi mesi primaverili del 2014 hanno visto la Liguria interessata da non pochi smottamenti. La linea ferroviaria Acqui Terme – Ovada – Genova, fortunatamente, è risultata indenne nonostante alcuni disagi che hanno indispettivo i clienti delle FFSS. Inoltre, nonostante la meritoria opera di controllo della regolare obliterazione dei biglietti dei passeggeri da parte del personale ‘pubblico ufficiale’ pro tempore in servizio sulle vetture sono fioccate recentemente lamentele afferenti a modalità poco ortodosse che sarebbero state attuate da alcuni controllori evidentemente non del tutto presumibilmente ferrati con le ‘pubbliche relazioni’, tenuto conto che ogni cliente viaggiante può chiedere al controllore di turno il numero del proprio codice di identificazione stampigliato sul tesserino identificativo personale da far visionare a richiesta motivata.”
Ed ancora: Per il mese di giugno dell’anno in corso “è stato confermato l’orario attuale. E’ confermata altresì anche da giugno 2014 la soppressione dei cinque convogli ‘festivi’ fra Piemonte e Liguria sulla linea da e per Acqui Terme verso Ovada e ovviamente Genova soppressi già nel corso del marzo scorso.
2 maggio 2014