1) La città è in ginocchio, soprattutto per quanto riguarda l’economia locale intesa come struttura globale che abbraccia tutti i settori. Cosa si può fare per migliorare la situazione? E in quali settori puntare per risollevare Tortona?
Dopo anni nei quali a Tortona si è puntato quasi esclusivamente sullo sviluppo industriale, della logistica e dei trasporti, io credo sia venuto il momento di cambiare rotta e valorizzare finalmente appieno le produzioni di qualità, il patrimonio storico-architettonico e culturale, l’ambiente meraviglioso dei nostri parchi, dei colli e delle valli in una prospettiva di autentica promozione del turismo.
Nessuno vuole ridurre l’attività industriale e logistica esistente, ma mi sembra che importare merci da altrove e costellare la città di ipermercati senza valorizzare appieno le tipicità e le risorse del nostro territorio sia una scelta quanto meno parziale: abbiamo grandi vini come il Timorasso, le fragoline di Tortona, il Montebore, i baci di dama, il mais ottofile, solo per fare alcuni esempi, e compriamo, magari allo stesso prezzo, vini di altre zone, le fragole dalla Spagna, formaggi e polenta industriali…!
Non c’è da parte mia nessuna preclusione aprioristica rispetto all’insediamento di aziende provenienti da altre zone o Stati (ma se non investono qui un motivo ci sarà!) ricordiamoci però che, prima di tutto, dobbiamo fare in modo che le nostre aziende non chiudano, che lavorino e prosperino contribuendo, così, al miglioramento dell’economia locale e favoriscano occupazione.
Per promuovere la valorizzazione del territorio nella prospettiva fin qui indicata sarebbe opportuno creare una rete con i Comuni limitrofi, istituire l’assessorato al “Commercio e Turismo” con al proprio interno persone preparate capaci che si raccorderanno con gli analoghi assessorati dei Comuni della rete e con i rappresentanti delle associazioni, introdurre facilitazioni burocratiche , incentivi e agevolazioni tributarie per chi avvia piccole attività commerciali (negozi di vicinato), piccole aziende artigiane e piccole strutture ricettive con ridotto impatto ambientale, per le imprese turistiche della zona (come i bar, ristoranti, imprese di somministrazione di cibi e bevande che in virtù del nuovo Codice del Turismo sono diventate a pieno titolo “imprese turistiche”).
Saranno inoltre intensificate e pianificate le manifestazioni cittadine per dar modo di effettuare un corretto marketing territoriale puntando molto sulla collaborazione con i commercianti, gli artigiani, i coltivatori in un processo sinergico utile a tutti.
C’è inoltre un settore che, se gestito bene, risolleverebbe i conti dell’amministrazione comunale permettendole di sostenere poi economicamente il territorio attraverso iniziative e operazioni (ad esempio di sgravio tributario) a favore delle aziende locali e di tutti i cittadini.
Mi riferisco ai rifiuti: Tortona è forse l’unica città del circondario ad avere la discarica ancora in parte inutilizzata e al tempo stesso un impianto di separazione dei rifiuti all’avanguardia. Creare una sinergia operativa tra i due siti avrebbe vantaggi straordinari: in discarica si possono accogliere temporaneamente i rifiuti (di qualità, si intende) per poi smistarli alla piattaforma e destinarli al riciclaggio con proventi non da poco.
2) Lavoro e disoccupazione giovanile: il Comune può fare qualcosa? E che cosa?
Se le scelte politiche dell’amministrazione comunale sono orientate alla valorizzazione del territorio, chiaramente si svilupperà tutto un settore che ha ancora molte potenzialità e si creeranno nuovi posti di lavoro.
Vedo, ad esempio, che molti giovani al giorno d’oggi scelgono di frequentare gli istituti di agraria: se il territorio tortonese puntasse sui propri prodotti e sui propri marchi, le aziende che li producono si espanderebbero. C’è chi lo ha già fatto con successo: ha comprato terreni, ha realizzato un prodotto di qualità registrandolo con il marchio “Derthona” ed ha ottenuto risultati riconosciuti in tutta Italia. Le amministrazioni comunali hanno il compito di creare un contesto in cui si sviluppi il settore turistico riducendo o abolendo, ad esempio, le tasse di occupazione del suolo pubblico per i commercianti; valorizzando il patrimonio culturale e storico-architettonico attraverso pubblicazioni in cartaceo e multimediali, attraverso l’istituzione del Museo Archeologico, la gestione da parte del Comune dell’Accademia Musicale e del Teatro Civico, il potenziamento delle attività a Palazzo Guidobono, in biblioteca… Di certo ci sarebbero, anche in questo caso, molte opportunità formative (tirocini formativi attivi) e occupazionali per i giovani.
3) Smog: Tortona è una delle città più inquinate d’Italia per quanto riguarda le PM10, cosa può fare un sindaco?
Il mio impegno ambientale è noto. Da presidente dell’associazione Progetto Ambiente avevo anche proposto all’assessore uscente una serie di iniziative per limitare l’inquinamento atmosferico, ma non le ha mai attuate.
Le proposte del M5S per ridurre l’inquinamento atmosferico di Tortona sono: campagne di sensibilizzazione rispetto all’uso consapevole dei mezzi motorizzati; revisione dell’Isola pedonale, delle Zone a Traffico Limitato e dell’Area Ambientale; riduzione dei parcheggi a pagamento (e delle relative tariffe) che obbligano gli automobilisti a giri interminabili in cerca di uno spazio libero; realizzazione di una pista ciclabile organica e capillare che colleghi i punti strategici della città e la città all’esterno (colli tortonesi); revisione della viabilità cittadina (il Piano Urbano del Traffico è vecchio e non adeguato alla realtà); riorganizzazione e potenziamento del servizio di trasporto pubblico; sperimentazione di un servizio di “bike sharing” in collaborazione con i commercianti disponibili.
L’inquinamento atmosferico non è il solo grosso problema ambientale della nostra zona (che secondo i dati dell’ESA è una delle più inquinate del mondo): c’è anche il progetto del Terzo Valico e il problema delle cave, i bidoni tossici rinvenuti nel 1986 dei quali alcuni ancora a contatto con l’ambiente e la minaccia di un inceneritore di rifiuti, secondo me, non è mai del tutto scongiurata (è nota, in merito, la posizione favorevole dell’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri).
Il M5S è contrario al TAV e al Terzo Valico perché le ritiene opere inutili e dannose: sarebbe più opportuno rimodernare la rete ferroviaria esistente.
Sarà indispensabile monitorare e prevedere piani di intervento e bonifica per le aree a rischio per l’ambiente e la salute e siamo contrari agli inceneritori in quanto dannosi: il problema dei rifiuti può essere risolto attraverso le 4R (riduzione, riuso, raccolta differenziata, riciclaggio).
Il M5S, inoltre, istituirà un nuovo Osservatorio Ambientale composto da esperti di ambiente che rappresenterà un organismo consultivo di peso nelle decisioni che l’amministrazione adotterà per la difesa della salute dei cittadini.
4) Illuminazione e sicurezza: un grave errore del sindaco Berutti è stato quello di risparmiare “tagliando” gli orari di accensione e spegnimento dell’illuminazione a danno della sicurezza. La gente si è lamentata e si sente meno sicura e non solo per quello. Cosa intendete fare al riguardo?
Su questo argomento il Movimento Cinque Stelle di Tortona si è già espresso proprio sulle pagine di Oggi Cronaca: il primo compito di un sindaco e di un’amministrazione è quello di tutelare la sicurezza e la salute dei propri cittadini. Non si può risparmiare sull’illuminazione pubblica e costringere i bambini e i ragazzi, tanto per fare un esempio, ad andare a scuola al buio!
Non si può risparmiare sulla sicurezza tagliando l’illuminazione quando si spreca altrove: si costringe la cittadinanza al buio e poi, magari, si lascia una scuola chiusa con il riscaldamento acceso? Che temperature ci sono in alcuni edifici comunali d’inverno? Io lavoro in una scuola cittadina e vi assicuro che in certi giorni insegno in maglietta a maniche corte o con la finestra aperta! Certamente si può risparmiare sull’illuminazione della città, ma invece che spegnere le luci basterebbe sostituirle con lampade a led che consumano sicuramente molto meno.
Oltre alle condizioni essenziali come l’illuminazione o l’eliminazione del degrado dei luoghi, per garantire sicurezza alla città il Sindaco e l’Amministrazione Comunale hanno come risorsa la Polizia Municipale. Penso che sia necessario potenziare il controllo sul territorio con equipaggi automontati, dare la possibilità a “vigili” volontari di frequentare corsi gratuiti (di difesa personale, uso delle armi, lingue straniere…) per svolgere al meglio anche le operazioni di Polizia. Certo, il personale di Polizia Municipale deve essere incentivato: occorre, ad esempio, prevedere indennità giornaliere per il servizio di pattugliamento; evitare, magari, di tagliare loro il “premio di produzione”! Dovrebbe anche essere migliorato il sistema di videosorveglianza superando il mero effetto deterrente attraverso il controllo delle immagini in tempo reale e l’intervento immediato in caso di comportamenti illegali. Ritengo necessaria, inoltre, la presenza della Polizia Municipale o, come avviene in altre città, di personale ausiliario nelle aree verdi come il Parco del Castello, il Parco dello Scrivia e il Bosco del Lavello: sia per garantire più sicurezza a chi già frequenta questi luoghi, sia per favorire una maggiore frequentazione di questi piccoli gioielli cittadini dove è possibile godersi un po’ di natura, fare sport o semplicemente trascorrere ore tranquille con gli amici o con la famiglia: ci ricordiamo tutti le domeniche di un tempo, sul prato della Torre! Mi piacerebbe che Tortona tornasse ad essere quella amata ed apprezzata dai suoi cittadini: perché è bella, perché è sicura, perché è una città amica. Rispetto alla sicurezza credo che sia altrettanto necessario occuparsi delle frazioni: l’illuminazione, la presenza di operatori di vigilanza, la garanzia di sicurezza idro-geologica e in generale di conservazione dell’ambiente, la valorizzazione dell’economia e delle risorse sono solo alcuni degli interventi fondamentali a favore di questi borghi straordinari che rappresentano un patrimonio per il nostro territorio.
5) Parcheggi e viabilità: la critica riguarda le troppe aree blu a pagamento, il caos di auto davanti alle scuole, nei pressi del mercato e entrata ed uscita dalla città. Si può fare qualcosa?
Tortona ha una viabilità obsoleta e anche per questo inadeguata rispetto alla realtà: è necessario un nuovo Piano Urbano del Traffico che inverta la tendenza a portare auto verso il nucleo antico indirizzandole verso l’esterno.
In questa prospettiva è necessario che le aree immediatamente limitrofe al centro dispongano di parcheggi che, di fatto, esistono, ma sono quasi tutti a pagamento.
L’eccessiva presenza di aree blu costringe gli automobilisti a giri interminabili in cerca di uno spazio gratuito che spesso non c’è.
In questo senso, il M5S di Tortona intende verificare il contatto stipulato con la Società che ne ha la gestione ed esaminare con attenzione i contenuti dell’articolato.
Se è vero, poi, che le autovetture con parking-voucher non sono soggette a multa, ma il proprietario deve giustamente pagare solo la differenza per il tempo di sosta non precedentemente acquistato (si tratta di un contratto tra il cittadino e l’amministrazione) e se è vero che molte aree blu non sono conformi perché occupano una parte della carreggiata non appositamente delimitata, mi chiedo che senso abbia mantenere tutti questi parcheggi a pagamento, addirittura realizzarne di nuovi!
Non possiamo far rivivere il centro della città senza dare l’opportunità alle persone di raggiungerlo posteggiando gratuitamente a poca distanza!
Per questo ritengo che i parcheggi a pagamento debbano essere drasticamente sostituiti da posteggi gratuiti e che per quelli restanti sia ridotto il prezzo che attualmente mi sembra particolarmente esoso.
Sono poi grato ad “Oggi Cronaca” per aver posto la questione del caos di auto davanti alle scuole, un problema che credo debba essere risolto, anche perché i bambini (ma non solo loro) in queste situazioni sono esposti ad un’elevata concentrazione di gas di scarico e ad un contesto di poca sicurezza.
Lavoro in un istituto che ha sempre promosso i cosiddetti “percorsi sicuri” attraverso i quali gli alunni e le alunne raggiungono le scuole a piedi con l’opportunità di ritrovarsi in punti prestabiliti dai quali i volontari in pensione della Polizia di Stato li accompagnano.
Certamente queste iniziative devono essere potenziate e sostenute dall’amministrazione comunale in tutte le scuole cittadine.
Serve però anche una situazione viabilistica ottimale nei pressi delle scuole per i genitori che accompagnano i figli in auto: innanzitutto la parte di strada antistante gli edifici deve essere interdetta al traffico sia al momento dell’ingresso che dell’uscita antimeridiani, ma allo stesso tempo si deve intervenire affinché nei pressi dell’istituto ci siano parcheggi in numero sufficiente identificando, magari, nuove aree di sosta oltre a quelle già presenti e gratuite nelle fasce orarie di ingresso e uscita degli alunni e delle alunne.
Un’altra considerazione personale: Tortona, dal punto di vista del traffico, è letteralmente congestionata alle ore 13 perché è l’orario di uscita di tutte le scuole cittadine. Da San Bernardino all’Oasi, passando per corso Cavour e corso Romita, gli alunni escono tutti a quell’ora, con i disagi, inoltre, che questo comporta per i genitori che hanno figli in più scuole: forse sarebbe opportuno valutare insieme ai dirigenti scolastici e ai consigli di istituto la possibilità di diversificare gli orari di uscita.
Per l’ingresso, invece e per andare incontro alle esigenze lavorative dei genitori, il servizio comunale di pre-scuola dovrebbe essere gratuito.
6) Sviluppo urbanistico: ha senso progettare uno sviluppo urbanistico in una città in crisi? Ci sono progetti in merito?
Occorre chiarire che “sviluppo urbanistico” non è sinonimo di “ampliamento” delle aree urbanizzate; la progettazione urbanistica, o meglio, una pianificazione “corretta” è oggigiorno una priorità.
Grazie anche al prezioso contributo dell’architetto Roberto Cartasegna il M5S di Tortona e il candidato sindaco hanno potuto realizzare un programma preciso e attento rispetto all’urbanistica e alle opere pubbliche.
Riteniamo necessarie: la revisione del Piano Regolatore, del Regolamento Edilizio e della zonizzazione del territorio; l’introduzione di un’anagrafe censoria degli edifici produttivi esistenti (industriali, artigianali, commerciali); la pianificazione attenta alle opere pubbliche da realizzarsi e la loro attuazione secondo principi di economicità.
Per quanto riguarda lo sviluppo urbanistico, ritengo che di fronte alla presenza di molte abitazioni vuote (anche nel cosiddetto “Centro Storico”) sia necessario puntare più su un recupero rispettoso degli edifici esistenti che su nuove opere, magari contestabili come il palazzo di otto piani nell’ex mercato coperto: il M5S promuoverà e incentiverà il recupero degli edifici esistenti e di sistemi costruttivi fondati sui dettami della “bio-architettura”.
Credo, infine, che sia necessario riqualificare i quartieri residenziali favorendo l’apertura di piccoli esercizi commerciali, realizzando nuove aree verdi, parchi gioco e strutture sportive, avendo cura della manutenzione dei luoghi pubblici.
Costruire quartieri di sole case, magari accatastate come case di lusso, senza manutenzione, ad esempio, del verde pubblico, senza luoghi di socializzazione, aree verdi, aree di giochi per bambini, negozi, impianti sportivi anche piccoli, (addirittura senza numeri civici!) rappresenti una situazione quanto meno bizzarra dal punto di vista anche sociologico. L’amministrazione comunale deve garantire a tutti i quartieri della Città, senza ovviamente trascurare le esigenze delle Frazioni, prima e dopo l’urbanizzazione, un contesto che garantisca un’ottimale qualità della vita dei propri cittadini.
In poche parole, occorre ricreare un “effetto città” positivo!
7) Cattedrali nel deserto: il teatro Dellepiane, l’ex carcere, il Parco del Castello, l’ex cotonificio Dellepiane e nel privato il teatro Sociale; ci sono progetti per valorizzarli? E con che soldi?
Credo che le operazioni di vendita delle proprietà immobiliari del Comune siano assolutamente criticabili: è vero che in questi casi hai un’entrata sul momento, ma poi la città perde un bene che potrebbe essere utilizzato come investimento.
Per questa ragione anche le citate “cattedrali nel deserto” costituiscono una risorsa.
Il teatro Dellepiane, ad esempio, è stata un’operazione a mio avviso poco opportuna: che senso ha costruire un teatro in periferia? Non c’è già il Teatro Civico in centro? In quella zona ci sono, invece, la piscina e i campi sportivi del Derthona Calcio: non era meglio ampliare il polo sportivo?
Per il recupero delle strutture inutilizzate ina rea Dellepiane occorrerebbero molti fondi: si potrebbe, però, attingere ai contributi europei (e, in caso di interesse, a donazioni della Fondazione CRT) perché stiamo parlando di un’area destinata allo sport (e Tortona ne ha bisogno!); inoltre, in quel sito, è presente l’Università di Infermieristica: si potrebbe pensare ad un polo di istruzione superiore ampliando l’offerta e ristrutturando gli edifici a questo scopo con i contributi di enti pubblici superiori. Si potrebbe, in pratica, creare una “città dei giovani” attraverso il connubio tra istruzione e sport, una sorta di “campus” permanente.
Per quanto riguarda il Teatro Sociale, essendo struttura privata, il Comune non credo possa fare altro che sostenere anche economicamente chi intende adibirlo a manifestazioni di promozione del territorio.
8) Giovani: Il centro Giovanile decentrato e ridotto ad un bugigattolo, iniziative quasi inesistenti, università abbandonata a se stessa e luoghi di ritrovo ridotti al lumicino. Ma vogliamo davvero che se ne vadano da Tortona?
Ritengo che i giovani debbano avere i propri spazi, meglio se autogestiti. Ho fiducia in loro e so che hanno la forza e la purezza per migliorare la città. Sono d’accordo con OggiCronaca quando dice che sono stati relegati in un bugigattolo allo Chalet: il Centro Off era una struttura ben fatta e adeguata, bastava migliorarne la gestione affidandola ai giovani stessi; ma forse qualcuno ha preferito fare “cassa” a breve termine invece che offrire l’opportunità ai nostri ragazzi di esprimersi in un contesto adatto. Non solo il centro giovani, ma tutti gli spazi dedicati alle sane attività giovanili devono essere ricreati, valorizzati e gestiti adeguatamente, puntando sulla responsabilità e la capacità di organizzazione dei giovani stessi.
9) Cultura e manifestazioni: sono in gran parte limitate alla presenza di bancarelle e mercatini, un decadimento che raggiunge l’apice con Santa Croce; eppure in città si contano circa80 associazioni e una quindicina di Sale pubbliche. Il museo Orsi è inutilizzato, il teatro Civico in mano ai privati. Cosa fare?
Il programma del M5S di Tortona propone la valorizzazione del territorio che è assolutamente inscindibile dal patrimonio storico-culturale della nostra città e delle nostre zone: la gestione del Teatro Civico e dell’Accademia Musicale devono tornare alla pubblica amministrazione e, poi, a Tortona, in tutti i settori culturali, abbiamo professionisti e appassionati molto preparati; perché non valorizzarne le competenze? Possibile che, per l’ennesima volta, si debba ripetere il detto che nemo est propheta in patria?
E’ necessario incrementare le manifestazioni nel nucleo antico della città e in particolare a Palazzo Guidobono e alla biblioteca, magari con eventi di richiamo internazionale; sempre rispetto all’Accademia Musicale, ma alla produzione artistica in genere, Tortona può diventare un polo formativo di eccellenza “aperto” in modo che la formazione si concretizzi in eventi pubblici.
Proponiamo la reistituzione dell’Atelier “Sarina”, l’istituzione di una scuola d’arte del burattino e la riqualificazione del Museo Orsi attraverso la realizzazione del “Museo della Bicicletta e del Ciclismo” e di un centro permanente di laboratori professionali.
10) Tortona ha perso il Tribunale, rischia di perdere la sede Inps ha visto fortemente ridimensionato l’ospedale e la stazione ferroviaria. Cosa può fare un sindaco per impedire la perdita di ulteriori servizi?
Le decisioni rispetto al riassetto dell’ospedale (ma anche, ad esempio, al ridimensionamento scolastico, al tribunale, agli uffici INPS, ai Comandi di Polizia Ferroviaria e di Guardia Forestale…) vengono alla fine prese da altri enti, ma io credo che il sindaco e l’amministrazione comunale possano influire sulle decisioni fino a spostarle nella direzione migliore per la città: occorre forza e indipendenza totale da meccanismi di governo (in senso lato) dove talvolta possono prevalere accordi non proficui per la nostra città.
Su questo io sono intransigente: un sindaco che vuole impedire il trasferimento dei reparti dell’Ospedale, del tribunale, degli uffici dell’INPS (e quant’altro) può e deve imporsi, a fianco della cittadinanza e nell’ambito delle amministrazioni pubbliche. Personalmente, da sindaco non esiterei a scendere in piazza insieme alla gente per difendere il nostro ospedale, gli uffici dell’INPS, un assetto sensato degli istituti scolastici e per riavere il tribunale in città; allo stesso modo mi imporrei in tutte le sedi istituzionali per difendere il diritto dei cittadini tortonesi ad avere i servizi indispensabili.
11) Impianti e discariche: Oltre alla discarica, al depuratore e all’impianto di preselezione presto verrà costruito un biodigestore e probabilmente arriverà lo smarino del Terzo valico che potrebbe contenere amianto. Cosa intendete fare per salvaguardare la salute pubblica?
Siamo contrari al TAV e al Terzo Valico senza se e senza ma: nessuna cava contenente smarino o altro derivante dal Terzo Valico a Tortona! Riqualifichiamo, invece, le vergognose linee ferroviarie esistenti e lasciamo perdere opere che riteniamo inutili, costose e dannose!
Non dimentichiamoci, poi, che Tortona ha un quadro epidemiologico degno della massima attenzione e che una parte delle decine di migliaia di bidoni tossici rinvenuti nel 1986 sono ancora a contatto con l’ambiente: la bonifica dei siti contaminati deve essere immediata così come capillare deve essere il controllo di tutte le aree e gli impianti a rischio per la salute dei cittadini.
Ci opporremo, inoltre, in tutti modi possibili alla realizzazione di nuovi siti o impianti dannosi per la salute.
Siamo assolutamente contrari agli inceneritori dei rifiuti.
12) Qualità della vita: tre progetti di cui non abbiamo ancora parlato che cosa intende realizzare per migliorare la vivibilità di Tortona?
1) UN COMUNE EFFICIENTE E TRASPARENTE – Per il M5S la partecipazione diretta dei cittadini all’amministrazione della città è fondamentale: oltre alla visione in streaming (e se possibile anche attraverso trasmissione radiofonica per chi non possiede Internet) delle sedute del consiglio comunale e delle commissioni; creeremo un forum di pubblica utilità nel sito Internet del Comune e accoglieremo le istanze dei cittadini; renderemo più snelle le procedure burocratiche, taglieremo le spese superflue del Comune (non certo l’illuminazione della città!) come le consulenze esterne, i premi ai dirigenti e valorizzeremo l’operato di quei dipendenti capaci che magari non godono né di incentivi né della possibilità di rendere al massimo per il bene collettivo e punteremo sulle professionalità in grado di offrire prestazioni con un ritorno tangibile in termini di raggiungimento degli obiettivi per il miglioramento (anche economico) della città.
2) SCUOLA – Una società è migliore quando funziona bene il sistema di istruzione e di educazione: Tortona ha di fatto tre poli formativi (uno per ogni quartiere) con un’offerta di alta qualità, riteniamo pertanto opportuno che esistano a Tortona tre istituti con dirigenza autonoma (tanto per essere chiari: pensiamo che le scuole del quartiere Oasi debbano essere riconosciute come un istituto autonomo al pari degli altri due della città); il sistema educativo ha bisogno, poi, di servizi extrascolastici offerti dal Comune senza costi eccessivi per i genitori e di offerte formative trasversali. Vogliamo dare più sostegno alle scuole cittadine e garantire ai genitori un sistema efficiente e valido di istruzione per i propri figli con spese minime a carico delle famiglie.
3) RIQUALIFICAZIONE DELLA CITTA’ E VALORIZZAZIONE DELLE FRAZIONI – Riteniamo indispensabile riqualificare la città di Tortona, anche fisicamente, per renderla più bella e meglio fruibile da parte dei cittadini attraverso una migliore gestione delle aree verdi, la tutela e la valorizzazione del nucleo antico, l’istituzione di parchi gioco, aree sportive e ricreative, negozi di vicinato, in modo che tutti i quartieri e le frazioni non siano solo gruppi di case; intendiamo migliorare il quasi inesistente trasporto pubblico urbano e con attenzione particolare al collegamento con le frazioni; istituiremo il Museo Archeologico impedendo finalmente che il nostro patrimonio sia portato “altrove”, favoriremo gli esercizi commerciali e le manifestazioni in città e nelle frazioni con agevolazioni tributarie (ad esempio con l’abolizione della tassa di occupazione di suolo pubblico), valuteremo la possibilità di rivedere gli orari di apertura degli ipermercati e dei centri commerciali nei giorni festivi per favorire una maggiore fruizione della città e delle frazioni.
19 maggio 2014